PALERMO – Carrefour fa marcia indietro e trova una strada alternativa ai licenziamenti. Il colosso francese, che alcune settimane fa aveva annunciato per il 2013 una drastica politica di contenimento dei costi che avrebbe dovuto tradursi nell’esubero di “70 unità del personale ausiliario non appartenente alla regia”, oggi ha infatti raggiunto l’accordo con i sindacati per percorrere la strada dei contratti di solidarietà (ammortizzatore sociale alternativo alla cassa integrazione) da spalmare sull’intera platea dei dipendenti.
“La soluzione di applicare i contratti di solidarietà difensivi era l’opzione maggiormente percorribile – commenta Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl –. In questo modo abbiamo trasformato gli esuberi in solidarietà coinvolgendo tutto il personale e quindi anche la cosiddetta ‘regia’”.
Alla base della decisione del gruppo transalpino, il calo dei consumi alimentari registrato nel 2012 in tutta Italia, ma particolarmente intenso in Campania e in Sicilia, dove il fatturato è sceso di 9,5 e 7,7 milioni di euro. “Nello specifico – scriveva Marianna Flauto della Uiltucs in una nota – la società Carrefour nella nostra regione, ha perso vendite per 7,4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2012 rispetto al 2011 (-8,4%) mentre i Carrefour market (rete a parità) chiuderanno il 2012 con un fatturato lordo pari a 110 milioni di euro contro i 120 milioni del 2011 (-10 milioni di euro). La Sicilia è l’unica regione d’Italia in cui Carrefour registra perdite significative di utile per un totale di 4,1 milioni di euro”. Nonostante questo, però, i lavoratori possono tirare un sospiro di sollievo. In attesa della tanto annunciata ripresa economica.