“Le polemiche saranno presto superate. Prevarrà sicuramente il senso di responsabilità, sulla scorta di un lavoro straordinario portato avanti dal governo e dalla maggioranza di centrodestra”.
Marcello Caruso, coordinatore di Forza Italia in Sicilia, ha letto tutto quello che c’era da leggere sulle cosiddette Provinciali. Ha osservato le altrui osservazioni. Ha incamerato le scorie, forse inevitabili, di una consultazione. Ha riflettuto, ponderato, soppesato. E adesso parla.
La sua interpretazione dei fatti, nella presente intervista, è semplice: abbandoniamo ogni forma di polemica – dice, in sostanza –, non leghiamoci alle ripicche, perché non c’è motivo. C’è, invece, una missione governativa da portare avanti senza scossoni.
Però, qualcosa è successo…
“Una premessa. Quando la politica non decide, poi decidono gli eventi. Abbiamo sempre sostenuto che le elezioni di secondo livello avrebbero dato vita a un meccanismo becero e che sarebbe stato meglio restituire agli elettori la parola”.
Perché?
“Perché la possibilità di un voto diretto avrebbe consentito ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti in enti che consideriamo fondamentali e che devono essere efficaci ed efficienti, in grado di risolvere i problemi delle comunità”.
Invece?
“Invece così si è lasciato spazio a tutta una serie di questioni locali e territoriali. In ogni caso, per una analisi obiettiva, è necessario partire dai dati che indicano uno scenario preciso”.
Quale?
“Il centrodestra ha ottenuto un successo formidabile con il settanta per cento del voto ponderato e il settanta per cento dei consiglieri provinciali. La maggioranza con le proprie liste ha mostrato una forza e una tenuta fortissime”.
Eppure, proprio all’interno della coalizione, le polemiche, come abbiamo annotato, non sono mancate.
“Per la verità, sono aspetti che hanno riguardato tutti i partiti, sia a destra che a sinistra, e chiamano in causa i territori. Ricordo che a Trapani è stato eletto, con il sostegno di Pd e Cinque Stelle, un presidente del consorzio che, da sindaco di Mazara del Vallo, ha nella propria maggioranza partiti di centrodestra e mi fermo qui. Le anomalie sono tante…”.
Lei non teme che da queste situazioni locali e dalle scaramucce possano scaturire delle fibrillazioni per il governo del presidente Schifani? Il commissario di FdI, Luca Sbardella, proprio su questo giornale, ha parlato di ‘egoismi’.
“Io ho la piena consapevolezza del senso di responsabilità di FdI e dei partiti del centrodestra che sono impegnati, con Forza Italia in testa, per il bene della Sicilia”.
Il futuro prossimo?
“Le elezioni provinciali sono in soffitta e stiamo già tornando a parlare di politica con la P maiuscola per andare avanti con lo straordinario lavoro del governo Schifani e di questa coalizione che, in soli due anni, stanno raggiungendo traguardi eccezionali che vorrei appena accennare, per rinfrescare la memoria”.
Prego.
“Cito qualche passaggio: il quasi azzeramento del disavanzo, frutto di un’attenta politica economica e del forte rapporto con il governo nazionale, la particolare controtendenza con il passato sulla crescita del Pil con percentuali record, come certificato da Svimez che evidenzia una Sicilia che cresce più delle regioni del Nord, le aziende che pure crescono unitamente all’occupazione, secondo il report di Unioncamere, l’annullamento del precariato… Una dinamicità importantissima a cui si aggiunge il coraggio di affrontare scelte che spesso la politica non ha inteso intraprendere come il problema grossissimo e irrisolto dei rifiuti, grazie ai termovalorizzatori. Sono obiettivi insperati, dopo lunghi anni di difficoltà”.
A proposito di governo, il rimpasto è un tema all’ordine del giorno, secondo lei?
“Non è certamente all’ordine del giorno. Il presidente Schifani, nel rispetto della volontà espressa dai cittadini, ha sempre ribadito che la ripartizione in giunta è già stabilita secondo il responso delle elezioni regionali. Poi, se i singoli partiti avessero delle esigenze di sostituire qualcuno…”.
Soddisfatto del raccolto di Forza Italia?
“Come potrei non esserlo? Ci confermiamo il partito leader della coalizione che elegge il maggior numero di consiglieri, segno di un forte radicamento sul territorio. In ogni provincia i risultati sono straordinari. C’è, per esempio, Palermo, con cinque consiglieri e il 25 per cento di voto ponderato alla lista, Catania con 4 consiglieri ed una percentuale che va oltre il 20 per cento, anche ad Agrigento abbiamo ottenuto un risultato straordinario e come non citare il successo di Caltanissetta dove con oltre il 32 per cento dei voti di lista, Forza Italia ha eletto presidente del Libero consorzio Walter Tesauro, nostro sindaco del capoluogo di Provincia. Ma ovunque i consensi sono forti. Ringrazio deputati, consiglieri, dirigenti di partito, chiunque abbia promosso le condizioni di una vittoria”.