Sicilia, la maggioranza fa quadrato al vertice: "Ora più uniti"

“Ora andiamo avanti più uniti”, la maggioranza prova a fare quadrato

Riunione a Palazzo Reale: sul tavolo l'inchiesta e la Finanziaria

PALERMO – “Andare avanti” restando “ancora più uniti” e cercando di “smussare al massimo le divergenze”. Il messaggio che Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia, trasmette agli alleati nel corso del vertice di maggioranza lascia intendere quanto sia tesa la situazione nel centrodestra regionale dopo lo scoppio della nuova inchiesta per corruzione firmata dalla procura di Palermo.

“Restiamo uniti”

“Prima di tutto l’interesse dei siciliani, per senso di responsabilità”, ancora le parole di Caruso, secondo quanto riferiscono alcune fonti presenti all’incontro, facendosi portavoce del pensiero del governatore Renato Schifani. Il presidente della Regione è a Bruxelles per un incontro previsto da tempo con la commissaria europea per l’Ambiente, Jessika Roswall, sul Piano regionale dei rifiuti.

“Fiducia nella magistratura”

Una breve nota diffusa al termine del vertice segnala come la coalizione segua “con attenzione e senso di responsabilità” quanto accade sul fronte giudiziario, “riponendo – si legge – la massima fiducia nell’operato della magistratura e attendendo con rispetto gli esiti delle valutazioni in corso da parte degli organi competenti”.

Dossier Finanziaria

Al vertice di Palazzo dei Normanni, durato quattro ore, si è poi passati all’ordine del giorno previsto dalla riunione. Sono stati discussi i contenuti degli emendamenti da proporre alla legge di stabilità 2026-2028, che è stata trasmessa dal governo al Parlamento. Forestali, artigiani e agricoltura alcuni dei temi affrontati per sommi capi.

I malumori del Mpa

Non è passata inosservata, tuttavia, la presa di posizione del Mpa, presente con Roberto Di Mauro, Fabio Mancuso e Antonio Scavone: gli autonomisti hanno criticato nel metodo e nel merito la legge di stabilità varata dalla Giunta. “Si era parlato di pochi articoli, siamo davanti a 25 norme”, è il senso della protesta degli autonomisti. Nella prossima riunione, in programma mercoledì prossimo sempre a Palazzo dei Normanni, il centrodestra definirà nel dettaglio il pacchetto delle misure.

“Finanziaria, obiettivo dicembre”

“L’obiettivo, in linea con quanto auspicato dal presidente della Regione, è approvare la manovra entro il mese di dicembre, così da assicurare stabilità e continuità all’azione amministrativa della Sicilia e al benessere dei cittadini”, continua la nota.

Figuccia: “Servono 40 milioni per i forestali”

Al termine del vertice è il deputato della Lega Vincenzo Figuccia a svelare uno dei nodi sul tavolo: l’intervento sul personale forestale, già proposto, a dire il vero, dalla Dc. “La Finanziaria dovrà destinare 40 milioni di euro ai forestali, al fine di assicurare loro circa 27 giornate lavorative in più – dice Figuccia -. È necessario incrementare le giornate dei lavoratori di tutto il comparto dell’antincendio e della manutenzione del territorio. Il contrasto al dissesto idrogeologico e la tutela dell’ambiente passano attraverso la loro piena occupazione. Sono certo che il governo Schifani e tutto il Parlamento siciliano sosterranno questa causa”.

Riunione di Giunta, dirigenti in bilico

Schifani, intanto, accelera il suo rientro da Bruxelles e convoca una riunione di Giunta per domani pomeriggio. Il governatore, che segue con attenzione gli sviluppi dell’inchiesta, dovrebbe rientrare di gran fretta domattina dalla missione all’estero per potere così riunire il governo a Palazzo d’Orleans. Il presidente della Regione, intanto, da Bruxelles manda un segnale chiaro smentendo le voci su un possibile passo indietro: “Il mio impegno non si ferma”, scrive sulla sua pagina Facebook.

Schifani, secondo quanto si apprende, nella Giunta di venerdì 7 novembre potrebbe comunicare l’intenzione di sospendere i dirigenti regionali coinvolti nell’inchiesta. Uno di questi, il dg dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone, si è già autosospeso.

Il messaggio di Cateno De Luca

Subito fuori dal perimetro della maggioranza, però, ecco arrivare un messaggio da parte di Cateno De Luca, leader di Scn: “Se il governo non è all’altezza di cambiare la Sicilia meglio staccare la spina”. Parole dettate da una certa delusione per l’assenza dal testo base delle proposte avanzate dai deluchiani per la legge di stabilità.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI