Cascio: "Sono un po' amareggiato, ma quello che conta è Palermo" - Live Sicilia

Cascio: “Sono un po’ amareggiato, ma quello che conta è Palermo”

Le parole del medico azzurro dopo il passo di lato a favore del candidato unico Lagalla
VERSO LE ELEZIONI
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PALERMO – “Sono un po’ amareggiato, lo confesso. Speravo di potere fare bene come sindaco e di dare una svolta. Ma le cose importanti sono Palermo e l’unità del centrodestra”. Francesco Cascio commenta con LiveSicilia.it la il nuovo scenario, il ritiro della candidatura e il sostegno di Forza Italia a Roberto Lagalla. Potrebbe fare il vicesindaco, come abbiamo anticipato? “E’ una ipotesi in campo che sto vagliando – dice -, sono sempre disponibile a dare una mano alla mia città”. La nota di FI parla di una richiesta che verrà accettata. Un modo per teentare di salvare l’impegno complessivo e di queste settimane da separati in casa. Il medico forzista, che da sei anni non era più in politica, ci credeva davvero. Credeva di potere essere una figura realmente discontinua con il passato. Da qui l’amarezza.

Ieri, durante il vertice del centrodestra, si sono vissuti attimi di tensione, con persone che abbandonavano la stanza del colloquio e venivano letteralmente rincorse dagli altri per tornare al tavolo delle trattative. Anche Francesco Cascio si sarebbe alzato e avrebbe fatto per andarsene, quando si è prospettato il suo ritiro e l’incarico di vicesindaco. Narrano che sia stato Antonello Antinoro a stopparlo, con la decisione di un Collovati, per parlare con lui. Sono voci che van veloci e chissà se è andata così, però restano indicative di un clima che si è sviluppato sull’orlo della rottura.

“Sa cos’è che sta succedendo? – dice Cascio – Mi stanno telefonando tantissime persone che mi dicono: io ti avrei votato. Ma conta l’interesse di tutti. In questi anni ho vissuto esperienze molto forti, come medico, a Lampedusa e da vaccinatore. Ho arricchito il mio bagaglio umano. Sono tornato alla politica per spirito di servizio”.

L’annuncio di Forza Italia dà il via libeera, dunque, alla candidatura unitaria di Roberto Lagalla. Resta aperto, nel centrodestra, il tema della riconferma di Nello Musumeci a candidato presidente della Regione, fin qui connessa alla vicenda palermitana. Una questione che per Fratelli d’Italia ha una importanza primaria e che dovrebbe essere affrontata in un vertice nazionale, domani. Ma è chiaro che lo spazio dei meloniani si è ridotto. Il passo indietro di Gianfranco Miccichè sembra una mossa decisiva su Palermo e nessuno, a questo punto, sarebbe capito se mettesse in crisi la sintesi annunciata a fatica.


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