Case, a Palermo prezzi giù del 7% - Live Sicilia

Case, a Palermo prezzi giù del 7%

Tonfo del mercato immobiliare anche in Sicilia. A partire dal 2011 il trend è stato tutto in discesa. Questi i dati forniti da uno studio degli esperti di Tecnocasa.

Presentato oggi lo studio Tecnocasa
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Anche in Sicilia il mercato del mattone fa un tonfo. Dopo anni di continui rialzi, nel 2011 i prezzi delle case sono scesi in picchiata e all’orizzonte si intravedono ulteriori ribassi. Pollice verso il basso a Palermo dove nel giro di due anni le quotazioni sono scese del 9,8% e lo scorso anno del 7,1%. Tra le grandi città italiane, fa peggio soltanto Bari dove i prezzi si sono sgonfiati del 13%. Ma, restando nell’Isola, la regina dei ribassi è Enna. Qui è andato in scena un vero e proprio “sboom” del mercato immobiliare il cui valore nel 2011 è sceso di oltre il 20%. Numeri di una crisi che non ha risparmiato il mattone e che, per come stanno le cose, non lo farà neanche in futuro.

Vedono nero gli esperti del gruppo Tecnocasa che oggi a Palermo hanno tracciato l’andamento del mercato siciliano delle case nel corso del 2011. Nel capoluogo siciliano i prezzi sono in calo un po’ ovunque, anche se c’è stata una piccola ripresa del numero delle compravendite.

I maggiori ribassi si registrazioni nei pressi della Fiera del Mediterraneo (-8,6%) e in centro (-7,7%). “Nell’area centrale – ha osservato Gaetano Bucca, consulente dell’agenzia immobiliare – i proprietari difficilmente abbassano i prezzi e questo determina lentezza nelle compravendite. Via Libertà e le sue traverse è signorile, caratterizzata da palazzi d’epoca, giardini e negozi”. Qui, l’acquisto di soluzioni ristrutturate, si spendono circa 2.500 euro al metro quadrato. Zona completamente diversa è quella del Borgo Vecchio, composta da palazzine popolari costruite tra gli anni Trenta e Quaranta. “Ad acquistare in questa zona – ha sottolineato Bucca – sono in genere persone che già abitano nel quartiere oppure investitori che la scelgono per via dei prezzi contenuti”. Il budget si aggira infatti intorno ai 1.400 euro al mq. Quotazioni un po’ più alte, invece, tra via Archimede, via Isidoro La Lumia e nelle traverse di via Libertà che si sviluppano in direzione del porto. “L’area – fanno sapere da Tecnocasa – è stata edificata tra gli anni ’50 e ’60 e per un buon usato si spendono circa 1.900 euro al mq”. In leggero calo anche le quotazioni immobiliari in zona Terrasanta, dove si registrano tempi medi di vendita in crescita che si attestano attualmente sui tre mesi. Per comprare un appartamento in questa zona si spende in media 2.800 euro a mq. Il canone di locazione, invece, oscilla tra 500 e 650 euro al mese (tipologia trilocale). Quotazioni giù anche nei pressi del Parco della Favorita (-7,7%), in zona Università-Brancaccio (-6,5%) e a Uditore (-3,9%). Tra le vie più richieste da segnalare via dei Nebrodi e viale Croce Rossa. Tutto il quartiere negli ultimi mesi è stato interessato da lavori di riqualificazione del manto stradale. «Le zone che vanno per la maggiore – ha osservato poi Calogero Curcio, area manager per la Sicilia del gruppo Tecnocasa – sono quelle oggetto di riqualificazione urbana o dove sono in corso lavori per migliorare la mobilità o gli spazi verdi come anche nei pressi di via Cusmano”.

Stabile, invece, il mercato a Catania dove, nel secondo semestre 2011, le quotazioni sono scese in media dell’1%. “In centro – ha detto Bucca – i prezzi sono rimasti in variati mentre in periferia c’è stato un calo dell’1,8%”. Idem Siracusa che si è stabilizzata sullo zero dopo aver perso 3,5 punti percentuali in due anni. Scendono ancora i prezzi a Trapani che nell’ultimo semestre si è fermata a un -4%. Unica eccezione alla sfilza di segni meno, è Messina dove nell’ultimo biennio il valore degli immobili è cresciuto del 5%. “La città dello Stretto – ha spiegato Bucca – è un mercato stabile animato soprattutto dai calabresi che vanno a Messina per studiare. Comprano casa e al termine dell’università la mettono a reddito”.

E per il futuro? “Il 2012 non è iniziato bene – ha detto Curcio a denti stretti –. Ancora è presto per dare dei numeri ufficiali, ma in base ai dati in nostro possesso il prezzi scenderanno ancora”. Morale della favola, per chi può “questo è il momento di comprare”. “L’offerta – ha proseguito Curcio – supera di molto la domanda e molto spesso i proprietari, adesso spaventati anche dalla stangata in arrivo con l’Imu, si trovano costretti ad abbassare il prezzo della casa pur di venderla. In questo momento si possono fare buoni affari”. Naturalmente banche permettendo perché, se non si ha liquidità sufficiente, non resta che chiedere un mutuo. E, si sa, il mercato del mattone va a “paso doble” con quello del credito. Anche da qui non arrivano numeri confortanti. Secondo l’osservatorio studi di Tecnocasa, nel 2011 i prestiti per l’acquisto della prima casa hanno subito una contrazione del 13,06%. L’ultimo trimestre dell’anno si è chiuso addirittura con un -30,16%. Tradotto in soldoni, vuol dire che nello stesso periodo dell’anno precedente le banche avevano erogato circa 650 milioni di euro per mutui contro i 465 milioni di euro concessi tra ottobre e dicembre del 2011.


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