Casellati ricorda le stragi | "Mafia si combatte con il lavoro" - Live Sicilia

Casellati ricorda le stragi | “Mafia si combatte con il lavoro”

Ha deposto delle corone d'alloro a Capaci e Via D'Amelio: "Lo Stato c'è".

LA PRESIDENTE DEL SENATO
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PALERMOLa Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, è giunta a Palermo dove rimarrà fino a domani. Dopo l’arrivo nell’aeroporto “Falcone e Borsellino”, dove è stato accolta dal Prefetto di Palermo, Antonella De Miro, e dal generale Luigi Robusto, comandante interregionale carabinieri “Culqualber”, Casellati si è fermata ai piedi del Monumento commemorativo della strage di Capaci, sull’autostrada A29 nei pressi dello svincolo di Capaci, dove ha deposto una corona d’alloro per ricordare le vittime della strage: i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e i poliziotti Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Da lì si recherà a Palermo in via Mariano D’Amelio dove, alla presenza del sindaco Leoluca Orlando e delle altre autorità, deporrà una corona d’alloro in memoria del giudice Paolo Borsellino e dei cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, morti nella strage del 19 luglio ’92.

Nel pomeriggio, poi ha deposto in via D’Amelio, a Palermo, una corona d’alloro in memoria del giudice Paolo Borsellino (oggi avrebbe compiuto 79 anni) e degli agenti della sua scorta uccisi dalla mafia il 19 luglio 1992. Ad accoglierla il prefetto Antonella De Miro, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il questore Renato Cortese, i vertici di Carabinieri e Guardia di finanza. “Sono qui – ha detto – anche perché onorare la memoria significa ricordare sempre che la lotta alla criminalità organizzata è una vera priorità e che lo dobbiamo avere in mente tutti i giorni, perché questa battaglia sia compiuta. Sono qui per rappresentare il fatto che lo Stato c’è”. Ma  poi Casellati ha aggiunto: “Lo Stato non può soltanto limitarsi a contrastare la criminalità, ma deve anche operare per mettere in moto il Paese attraverso altre misure come, per esempio, attivare l’occupazione, il lavoro, perché significa rendere liberi dal bisogno. Credo che sia molto importante – ha aggiunto – ogni volta che si apre una scuola e si trova un posto di lavoro e si fa qualcosa per una cittadinanza attiva, tutto questo simbolicamente vale molto di più, o quasi vale, come l’arresto di un mafioso”.

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