CATANIA – Con una dura nota il Codacons interviene a margine della notizia del provvedimento di rinvio a giudizio emesso nei confronti del presidente dell’Ordine dei medici di Catania, Massimo Buscema. L’endocrinologo era stato querelato per calunnia da parte dell’Asp. Nei suoi confronti risulta, inoltre, un secondo procedimento che lo vede coinvolto e riguarda una denuncia per aggressione, avvenuta lo scorso 6 giugno a Catania, sporta da un 35enne. A quest’ultima Buscema aveva risposto presentando una contro querela, sostenendo di essere stato lui vittima dell’aggressione, che sarebbe culminata in seguito a una lite scoppiata fra i due. Nei giorni scorsi, si sono svolte diverse assemblee del Consiglio direttivo dell’Ordine professionale in merito alla questione.
Intanto Giovanni Petrone, presidente RegioCodacons interviene sottolineando che “la grave situazione conflittuale all’interno dell’Ordine dei Medici di Catania suscita un senso di profondo disagio tra i cittadini catanesi che vedono nella istituzione professionale un organismo di tutela e di garanzia nei loro confronti. Il disagio risulta ancora più evidente se si fa riferimento ai toni aspri con cui la situazione si sta evolvendo con il coinvolgimento della magistratura” afferma l’avvocato.
“Davanti a una situazione del genere – prosegue – il Codacons Sicilia sente di intervenire a tutela dei cittadini, tutti utenti dei servizi medici, chiedendo ai componenti dell’Ordine un atto di responsabilità da espletarsi nella ricerca di soluzioni tali da riportare equilibrio e serenità. Nell’auspicio che quanto richiesto possa essere effettuato in tempi brevi , il Codacons mette a disposizione le proprie professionalità e competenze per contribuire a riportare l’Ordine alla consueta funzione di garanzia e al prestigio che lo ha sempre contraddistinto”, conclude Petrone.