Il 'caso Galvagno' e la Sicilia che va cambiata

Onnipotenti, servi della gleba: questa è la Sicilia da cambiare

Commenti

    Purtroppo è e sarà sempre il problema della Sicilia e non solo.

    Siamo di fronte a tanti “Rubagalline” o cosa?
    Sarà compito della magistratura accertare se questi “signori” hanno commesso dei reati perseguibili penalmente, ma indipendentemente dalla verità giudiziaria c’è un tema che separa l’accertamento della responsabilità penale dalla condotta morale.
    “L’inchiesta sul Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, indagato non solo per corruzione, ma anche per peculato, in un circuito di presunti favori con imprenditrici emergenti, faccendiere, parenti, conferma sempre più il quadro desolante di come funzionano le cose; del limite (valicato) fra interesse pubblico e amichettismo, fra consulenza e raccomandazione; della disconnessione totale fra contributo e mancia; della penetrabilità dei palazzi agli interessi privati”. Un labirinto di clientele, connivenze, convenienze, favori e abusi a tutti i livelli dove ruotano interessi sempre meno trasparenti e funzionali alla sopravvivenza di un sistema politico, ormai palesemente ai confini della legalità, che ha garantito impunità, complicità e connivenza.

    Grazie Roberto Puglisi!

    Borsellino ebbe a dire che un politico non solo deve essere onesto ma deve anche apparire onesto…se i siciliani ragionassero in questa maniera buona parte della classe politica sarebbe già stata spazzata via…e sul caso Galvagno, come altri casi, non sarebbe necessario aspettare i tre gradi di giudizio: le intercettazioni sono chiarissime

    Non chiamerei servi della gleba questi professionisti della briciola. Premesso che “Viva la retorica sempre!”, non di briciole parliamo, soprattutto se viste dal “basso”, dai veri servi della gleba di questo XXI secolo, di quelli che “mi dà il pane tutti i giorni ed io non lo posso tradire” con contratti part-time, ma con lavoro di 40 ore più straordinari, il tutto a 600 o poco più al mese. Ma soprattutto con la paura di restare disoccupati sono costretti a rimanere “schiavi” di quel lavoro, e non solo del lavoro.
    Quegli altri, invece, quelli che “vanno avanti con zappa e sudore” forse nelle poche giornate libere nel loro villino sanno che finito un servaggio che ha arricchito anche il loro curriculum troveranno per qualche “briciola” un altro potente da servire.

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Sono una mamma con 2 figli all'università, uno spera nella borsa di studio per avere un aiuto importante ed invece ci ritroviamo sempre con un pugno di mosche in mano. Poveri studenti,poveri genitori che fanno sacrifici enormi per fare studiare i propri figli nella speranza di dare loro un futuro migliore. Sono molto delusa e dispiaciuta per il nostro Bel Paese che continua ad andare sempre indietro.

Perchè la Regione non interviene seriamente sulle linee aeree per garantire a chi vive e abita in Sicilia di potere raggiungere le altre città comodamente. Siamo anche noi italiani questo governo regionale come tutti gli altri si è dimostrato incapace di garantire a noi tutti siciliani la continuità territoriale. Che venga un Presidente della Regione più capace a far rispettare le ns esigenze senza dovere elemosinare ma pretenderle dal Governo Nazionale.

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