Caso Pezzini, Marino all'attacco | Il Megafono nel mirino - Live Sicilia

Caso Pezzini, Marino all’attacco | Il Megafono nel mirino

L'assessore contro il partito del governatore: "Deprecabile chiedere l'audizione per pubblici proclami". E sul superconsulente dice: "Non ha mai presentato una relazione"

PALERMO – L’aggettivo è “deprecabile”. Ma è il sintomo di una nuova grana nella maggioranza. Dopo le dimissioni di Antonello Pezzini dalla cabina di regia sul “Patto dei sindaci”, annunciate domenica con un’intervista a LiveSicilia, il caso energia scuote la maggioranza: se infatti ieri, dopo l’intervista rilasciata a LiveSicilia dall’assessore Nicolò Marino, il Megafono ne aveva chiesto l’audizione all’Ars, oggi è lo stesso esponente della giunta ad attaccare il partito del presidente. Marino affida stavolta la replica polemica a poche righe in un comunicato sulla vicenda-Pezzini: “Trovo deprecabile – attacca l’assessore – che esponenti del Megafono abbiano preannunciato richieste di audizioni istituzionali ancora una volta per pubblici proclami, per di più traendo spunto non da dati istituzionali, bensì da pubbliche affermazioni in sedi inappropriate”.

L’obiettivo di Marino, però, è principalmente Pezzini. Accusato dall’assessore di non aver messo su carta i risultati del proprio lavoro: “Non si comprende – spiega l’ex magistrato – la fondatezza dei dati tecnici e degli importi citati dal professor Pezzini. Infatti non sono state ufficialmente prodotte relazioni dal consulente, ad eccezione di alcune informali mail le quali hanno appunto valore di scambio epistolare tra soggetti privati, che indichino e precisino formalmente gli indicatori e gli importi finanziari sostenuti dallo stesso sulla stampa e che anticiperebbero un triste epilogo per il Patto dei sindaci”.

Anche perché, come Marino aveva già detto ieri a LiveSicilia, alla Regione la condivisione è massima. “Gli atti adottati nel mio assessorato – mette nero su bianco Marino – sono sempre da me condivisi perché motivati e ragionati con i dirigenti dei miei dipartimenti e, nel caso specifico del Patto dei Sindaci, condivisi anche dal dipartimento della Programmazione che ne ha verificato la coerenza con l’impianto delle procedure e norme comunitarie ed infine approvati dal governo regionale attraverso una delibera di giunta. Per non parlare dell’approvazione ministeriale”. Insomma, solo Pezzini non era d’accordo.

Eccoli, dunque, i dati. “La somma destinata alla realizzazione dei Paes (i piani di efficienza energetica, ndr) – afferma Marino – è di 7 milioni e 641 mila euro. Un secondo programma complementare a questa prima fase è riservato a quei Comuni siciliani in possesso dei Paes approvati dalla Joint Research Centre della Commissione europea. Il contributo è erogabile con un’anticipazione del 40% del contributo massimo ammissibile, la restante parte a saldo dopo l’approvazione. La seconda fase prevede l’assegnazione di un contributo a fondo perduto per le spese di redazione degli audit energetici, della certificazione energetica e dagli studi di fattibilità per interventi sul patrimonio edilizio dei comuni”.

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