Maredolce: viaggio alla scoperta |dell’universo femminile - Live Sicilia

Maredolce: viaggio alla scoperta |dell’universo femminile

Sabato e domenica lo storico edificio ospiterà l’evento “Creativa”, un itinerario per scoprire la vita, l’arte e il mondo delle donne, ma anche un percorso di promozione e di dialogo, di coordinamento e monitoraggio della condizione femminile.

Palermo – Sabato 29 (dalle 10 alle 18.30) e domenica 30 settembre (dalle 11 alle 21) a Palermo, lo storico “Castello di Maredolce” (via Giafar, vicolo Castellaccio, zona Brancaccio), ospiterà l’evento “Creativa”, collettiva d’arte femminile: mostre, dibattiti, incontri, spettacoli ed iniziative varie per raccontare ciò che le donne pensano, sentono, scrivono, dicono, progettano e realizzano. Un itinerario per scoprire la vita, l’arte e il mondo delle donne, ma anche un percorso di promozione e di dialogo, di coordinamento e monitoraggio della condizione femminile.

L’iniziativa nasce in seno all’esperienza maturata nel difficile quartiere di Brancaccio dall’associazione Ede (Ente per la diffusione dell’educazione) e ha lo scopo di catalizzare l’attenzione verso tutte quelle donne (immigrate e non) che vivono in ambienti difficili della città e che lottano contro pregiudizi, discriminazioni, violenze e segregazioni. “Creativa” è, soprattutto, una denuncia tutta al femminile che si serve dell’arte, nella sua accezione più ampia, per inviare un messaggio che arrivi anche a chi non vuole sentire.

Con “Creativa” il “Castello di Maredolce alla Favara” diventerà per due giorni spazio scenico, da dove iniziare un vero e proprio viaggio dentro le mura dello storico edificio arabo-normanno, grazie anche alla suggestione delle parole e delle immagini.

«Creativa – spiega Maria Grazia La Valle, presidente di Ede e consigliere della seconda Circoscrizione – nasce da una duplice esigenza: divulgare la filosofia del fare attraverso ogni forma di espressione creativa, denunciando la discriminazione di genere e promuovendo l’integrazione e, come secondo punto, valorizzare quel patrimonio storico-artistico, qual è il Castello di Maredolce, oggi quasi nascosto alla vista dei passanti da costruzioni abusive, pur essendo uno dei monumenti di spicco della città. Un edificio, insomma, la cui storia è stata brutalmente confinata in uno “spazio morto” e culturalmente degradato».


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