Castelvetrano, l'ultimo pizzino: Messina Denaro, imprenditori e soldi

Maggio 2022, firmato Messina Denaro: “È tutto a scatafascio”

L'ultimo pizzino, il ruolo della sorella Rosalia, i soprannomi dei messaggeri
I RETROSCENA
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PALERMO – L’ultimo appuntamento per il ritiro della posta Matteo Messina Denaro lo aveva fissato per “venerdì 4 novembre 2022”. Così aveva scritto alla sorella Rosalia, da lui chiamata “Fragolone”, il precedente 14 maggio. Sei mesi, un tempo ritenuto sufficiente per diluire i rischi.

La catena di trasmissione si metteva in movimento, ma Rosalia, la più grande delle sorelle di Matteo, è stato il terminale delle comunicazioni.

I giorni caldi di maggio

Non è ancora noto dove sia stata consegnata e ritirata la posta a novembre, ma i fatti di maggio sono stati ricostruiti. C’era, infatti, una telecamera piazzata nella casa di campagna dei Messina Denaro dove si recò Rosalia. Una, due, tre volte tra il 17 e il 20 maggio.

L’ultima volta è stata filmata seduta sui gradini, mentre attendeva l’arrivo del messaggero in contrada Strasatti-Paratore a Campobello di Mazara. Due ore di attesa, prima di fare rientro nella casa di Castelvetrano in via Alberto Mario.

Messina Denaro era guardingo in maniera maniacale, ma in quei mesi si diceva preoccupato perché, scriveva il 24 maggio 2022, “purtroppo è andato tutto a scatafascio... la ferrovia non è praticabile è piena”. Di cosa parlava? La ferrovia è certamente il vecchio tracciato della rete ferroviaria che passa proprio alle spalle dell’abitazione rurale, dove la stessa si recava nei giorni precedenti.

La scoperta delle telecamere

I Messina Denaro avevano scoperto la presenza di telecamere. Ed allora si spiegano le frasi del pizzino. “Mi devo accertare se sono telecamere o cassette di rilancio”. Linguaggio tecnico per scovare telecamere e microspie. Qualche esperto gli ha passato le informazioni. Si tratta di uno dei capitoli più delicati delle indagini sulle complicità di Messina Denaro.

Bisognava essere prudenti. Il fratello indicava alla sorella in dei disegni le precauzioni da prendere. Lo straccio appeso alla finestra, ad esempio, era un segnale di pericolo: “Nel caso di Condor c’è qualcosa che non va, devi mettere questo segnale che ti allego al disegno 1. Conosci il posto. Metti a stendere uno straccio o più stracci, il colore non importa, io li ho dipinti di blu, ma può essere di qualsiasi colore. Messo in quel posto Reparto se ne accorge da lontano e non si avvicinerà ed andrà via. Naturalmente se accade ciò si perdono i contatti quindi devi essere sicuro che ci sia qualcosa che non va, non vorrei perdere i contatti per un falso allarme”.

I soldi dell’imprenditore

Nel pizzino del 14 maggio ci sono altre importanti indicazioni. Ad esempio la necessità di chiedere dei soldi: “Spiegagli come ti deve dare questi 40 mila tu con lui devi parlarci subito, appena ricevi questa mia, e gli dai 3 mesi di tempo, lui in questi 3 mesi ti deve mandare questi 40 mila in piccole dosi, ma a settembre deve essere tutto concluso. Deve fare dosi da 5 mila euro e ogni volta li dà a fragolina, in estate gli verrà facile vedere a fragolina, e durante l’estate conclude il tutto. Fragolina ogni volta che avrà la dose di 5 mila la darà a te ma in dosi ancora più piccole, cioè di 2500 euro. Ti ci vorrà più tempo per portare tutto da te, ma è il modo più sicuro, ogni volta viaggi con 2500 e non con grosse cifre. Spero mi sono spiegato”.

La cassa di famiglia

Altri 40 mila euro era già stati spesi per qualcosa che “qua non lo nomino cosa ho comprato tanto già lo sai. Purtroppo non ne ho potuto fare a meno, le cose si sono talmente ingarbugliate che non ho avuto scelta. I soldi che avevo non mi bastavano e quindi ho avuto bisogno di questi 40 dai W”.

Nella cassa “sono rimasti 85 mila, e questo è un problema, sono pochi, devo avere un deposito W più grosso, se no vado a sbattere, cioè non sono coperto per come voglio io. Quindi ora ti spiego come fare per recuperare questi 40 mila. Ovviamente non ci sarebbe bisogno di ciò se la stazzunara non avesse agito per come sai, ma uno pur avendo le proprie cose se ne deve andare a prestiti, come in questo caso”.

Chi doveva dare i soldi poteva stare “tranquillo che nessuno lo vuole impaccare e che avrà restituito il tutto o appena torna il complicato oppure appena il grezzo vende un suo bene che è già messo in vendita. Quindi assicuragli che stia tranquillo che gli verrà restituito il tutto”.

La rete dei messaggeri

Il procuratore Maurizio de Lucia, l’aggiunto Paolo Guido e i sostituti Gianluca De Leo e Pierangelo Padova ritengono che si possa trattare di un facoltoso imprenditore. Messina Denaro lo citava con un nomignolo: “Quindi parla al parmigiano e gli spieghi il tutto, digli che non può dire di no perché c’è una situazione di bisogno, digli che 40 mila non cambiano la vita delle persone, e che lui avrà restituito il tutto”.

Ed è solo una delle identità da svelare. Il lavoro della Procura e dei carabinieri del Ros è solo all’inizio. C’è una mole di pizzini e documenti in fase di analisi.

Chi è stato il messaggero? Chi ha fatto da tramite fra fratello e sorella? CI sono tante identità da svelare. Si sa soltanto che Messina Denaro aveva attribuito un soprannome a tutti: “Condor”, “Ciliegia”, “Reparto”, “W”, “grezzo”, “parmigiano”.


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