E’ ancora battaglia nella maggioranza di governo sul provvedimento che mira introdurre la castrazione chimica per gli stupratori. L’emendamento a riguardo, inserito nel pacchetto del cosiddetto “ddl codice rosso”, era stato presentato e poi ritirato dalla Lega. Contro la proposta del Carroccio c’era stata infatti una vera e propria levata di scudi dai 5 stelle, che si erano detti intenzionati a bocciare il testo, qualora fosse arrivato in aula.
Ma il tema resta caldo ed oggi, alla Camera, un nuovo emendamento sulle medesime questioni è stato presentato da Fratelli d’Italia. Quasi una “sfida” all’esecutivo giallo-verde che si è infatti spaccato sul voto parlamentare. La proposta è stata bocciata, con il voto contrario di M5S, Pd, e Forza Italia, mentre intorno al provvedimento “meloniano” si sono ricompattate (invano) le destre di Lega e, appunto, Fdi.
Per Tommaso Foti (Fdi), l’emendamento “serviva a “confermare la disponibilità del governo ad affrontare il tema” sulla possibilità di subordinare a trattamenti terapeutici o farmacologici inibitori della libido la concessione della sospensione condizionale della pena in caso di condanna per reati sessuali”. Secca la replica dei pentastellati che con Andrea Colletti parlano espressamente di ” testo è palesemente in contrasto con la Costituzione e con le convenzioni internazionali firmate dall’Italia”.