CATANIA – “Siamo indignati e allarmati per l’aggressione. Siamo vicini e solidali alla docente vittima di un atto delinquenziale, vigliacco e, a quanto pare, lungamente premeditato, perpetrato ancora una volta contro i lavoratori della scuola. Ci vuole repressione della violenza ma occorre anche recuperare il rispetto nei confronti dell’istituzione-scuola e dei suoi rappresentanti”: lo affermano in una nota il segretari della Cisl, Maurizio Attanasio, e di Cisl Scuola di Catania, sull’aggressione subita da una maestra da parte della madre di un alunno, che ha voluto così punirla per aver rimproverato il figlio un anno prima.
“Auspichiamo – aggiungono – vengano presi provvedimenti severi nei confronti di chi ha compiuto tale spregevole atto e che siano applicate le norme previste dal legislatore per tutelare i pubblici ufficiali, come con una sentenza della Corte di Cassazione sono stati riconosciuti gli insegnanti delle scuole pubbliche nell’esercizio delle loro funzioni”.
“L’episodio ci preoccupa ulteriormente – continuano i due sindacalisti – perché testimonia come a Catania il degrado della vita civile sprofondi ogni giorno di più. Ecco perché, oltre all’azione repressiva, riteniamo necessario aprire una nuova stagione educativa che rinnovi il rispetto sia nei confronti della figura dell’insegnante, sia verso tutte le figure degli altri servitori e rappresentanti dello Stato, dalle forze dell’ordine agli operatori sanitari, che con il loro lavoro svolgono funzioni e servizi fondamentali per la collettività”.