Catania, giorno dell'Antimafia. Abramo: "L'importanza dei quartieri"

Catania, è il giorno dell’Antimafia. Abramo: “L’importanza dei quartieri”

Le audizioni a Palazzo degli elefanti e l'intervento del presidente di Sant'Egidio

CATANIA – A metà mattinata, attorno alle 10.30, la prima audizione a Palazzo degli elefanti. La commissione parlamentare Antimafia approda come da programma a Catania. Dalle sparatorie consecutive e mirate ad esercizi commerciali del capoluogo etneo, all’omicidio avvenuto al parcheggio di Corso Sicilia. La delegazione presente questa mattina avrà da fare il punto con forze dell’ordine ed istituzioni.

In un clima non certo disteso. E in una città che si interroga su quale sia il livello di sicurezza che pare essere ostaggio di una lotta intestina fra clan per la gestione del territorio e delle piazze di spaccio.

“La presenza dello Stato, come auspicava Padre Pino Puglisi, è sempre importante ed è una risposta a chi pensa che Catania possa diventare una città fuori controllo, pertanto bene la presenza della Commissione Nazionale Antimafia”. A dirlo a LiveSicilia è il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Emiliano Abramo. Al contempo anche la scuola è presenza diffusa dello Stato in città – prosegue -, così come preziose sono le biblioteche, le parrocchie e le associazioni ovvero tutte quelle realtà fatte da persone che scelgono per la periferia e che diventano alternativa positiva a chi ha voglia di crescere lontano dalla scuola della violenza”.

Il Decreto Caivano

“A Catania le Scuole della Pace che Sant’Egidio ha promosso in diversi quartieri della città hanno dimostrato negli anni quanto sia importante educare alla Pace e quanto scegliere per i bambini sia un modo concreto di ristabilire quella sicurezza che spesso i più grandi sanno tramettere ai più piccoli. In tal senso mi permetto di dire che l’attuazione del Decreto Caivano – che oggi è diventato legge – a Catania avrebbe potuto sostenere le attività delle tante associazioni, movimenti e realtà di qualsiasi natura di persone che gratuitamente hanno scelto di impegnarsi nei quartieri storici, come previsto nell’Articolo 1. È stato scelto altro, ma rimane aperto il dialogo e la possibilità di fare scelte diverse nel prossimo futuro”.

“La presenza della Polizia in città è importante. Non penso tanto al pattugliamento o alle azioni repressive, ma piuttosto alla presenza intelligente ed ordinaria in città. Ad esempio mi viene in mente l’iniziativa messa in atto dal bravo Questore Giuseppe Bellassai che ha realizzato diverse iniziative in cui gli agenti hanno incontrato la popolazione anziana e li hanno aiutati a prevenire alcune truffe. È stato utile, oltre ad informare gli anziani ha trasmesso vicinanza dello Stato, simpatia e un senso di sicurezza”.

Le audizioni di oggi

La commissione incontrerà il sindaco Enrico Trantino, il prefetto Pietro Signoriello, il questore Giuseppe Bellassai, i comandanti provinciali dei carabinieri, generale Salvatore Altavilla, della guardia di finanza, generale Marco Filipponi, e il capo centro della Dia, Felice Puzzo. Nel pomeriggio è prevista l’audizione del procuratore Francesco Curcio per fare il punto sulle indagini e le strategie giudiziarie in corso sul territorio. Alle 16 è, invece, prevista una conferenza stampa che si terrà nella sala della Giunta di Palazzo degli Elefanti. 


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