L'omicidio di Santo Re e l'arresto in flagranza: la rabbia e lo sdegno

L’assassinio di Santo Re e l’arresto in flagranza: la rabbia e lo sdegno

Le indagini all'indomani dell'omicidio e le reazioni della politica. E non solo

CATANIA – L’arresto in flagranza avvenuto immediatamente dopo avere accoltellato ed assassinato il 30enne Santo Re. In quei frangenti, l’agonia della vittima che aveva provato a mettersi in salvo: meglio, a chiedere aiuto e soccorso. Ma le ferite riportate dopo l’affondo della lama su più parti del corpo, non gli hanno purtroppo lasciato alcuni scampo.

L’arrivo delle volanti della polizia e le manette per il 37enne parcheggiatore abusivo originario dello Zimbabwe che a Catania ci viveva da anni. Seppur, senza permesso di soggiorno. Procura e Questura sono ancora al lavoro: hanno continuato a ricostruire per tutta la notte l’esatta sequenza dei fatti di sangue. E, soprattutto, il movente scatenante.

Alcune vaschette di plastica per contenere alimenti non restituite e poi – forse – uno sterile battibecco sfociato in un massacro potrebbe essere stata la scintilla che ha scatenato l’orrore. Quello che resta è una vittima di appena 30 anni. E che vede in queste ore diverse prese di posizione. Della politica e non solo.

Bottino: “Omicidio che è una sfida alle autorità”

Sul fatto di sangue, arrivano intanto le reazioni della politica. “La tragedia accaduta oggi in piazza Mancini Battaglia è inaccettabile. Una famiglia distrutta per la violenza di un uomo che ha dimostrato di non avere nulla da perdere e di non temere punizioni, provando a sfidare le autorità con le continue infrazioni commesse fino ad arrivare ad uccidere un povero innocente. Chiunque poteva essere al posto di Santo Re”, a parlare è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo degli elefanti Daniele Bottino.

Che prosegue: “Santo era un grande lavoratore che conoscevo personalmente e che oggi ha perso la vita per aver incrociato uno dei tanti soggetti che vediamo bivaccare nelle nostre città e che dovrebbero essere riaccompagnati immediatamente al loro paese. Ma questo purtroppo oggi in Italia non è assolutamente controllabile e applicabile. 

Il mio appello va alle istituzioni nazionali che possano provvedere al più presto con interventi mirati affinché situazioni simili non possano accadere più per la tutela e la difesa di ogni cittadino.
Alla famiglia Quaranta a cui mi lega un rapporto che va oltre l’amicizia vanno le mie più sentite condoglianze. Nessuno potrà riportare Santo tra noi, ma spero tanto che tutto questo dolore non passi inosservato”, ha concluso.

Pellegrino: “La città è fuori controllo”

“C’è un grave problema di ordine pubblico, è evidente da tempo. E non si può più aspettare: la città è fuori controllo e a pagarne le spese sono i cittadini perbene.” L’intervento è del vicepresidente del consiglio Riccardo Pellegrino.

“Il mio appello lo rivolgo al Questore e al Prefetto – prosegue Pellegrino – ma anche al Presidente del Consiglio e ai Ministri competenti in materia di legalità e sicurezza: Catania ha bisogno della presenza concreta dello Stato, di maggiori controlli, di più forze dell’ordine. Non è accettabile che si possa perdere la vita così.”

“Il mio pensiero e il mio cordoglio vanno alla famiglia del ragazzo ucciso – aggiunge – ma anche a tutti i catanesi, che ogni giorno convivono con situazioni di pericolo e illegalità diffusa. La situazione in molte zone, come ad esempio in Corso Sicilia, è ormai al limite.”

“Serve un segnale forte, chiaro, immediato. Per questo – conclude Pellegrino – chiedo al sindaco e al Vescovo che i funerali siano celebrati nella basilica di Sant’Agata, come segno di unione della città in questo momento di profondo dolore”.

Politino: “Profondo cordoglio”

Il presidente di Assoesercenti Catania, Salvo Politino, ha espresso “profondo cordoglio per la tragica morte di Santo Salvatore Giambattista Re”. “Un episodio di inaudita violenza che ha colpito una delle realtà commerciali più rappresentative della città, lasciando sgomenta l’intera comunità. La presenza costante e impunita di soggetti privi di permesso di soggiorno, dediti ad attività illecite – afferma – e spesso già coinvolti in episodi di violenza, rappresenta un problema di ordine pubblico che non può più essere ignorato. La sicurezza di cittadini, lavoratori e imprenditori deve tornare ad essere una priorità assoluta”.

“Siamo increduli”

“Non siamo nelle condizioni di lucidità, per il momento, per fare riflessioni di natura sociologica, politica ed economica, che rimandiamo ad altro tempo ma a breve, rispetto alla tragedia  piovuta  irrimediabilmente addosso al povero Santo  Re, che, come noi, era un professionista della ristorazione da sempre, ed era anche un figlio d’arte. Ci uniamo affranti e con commozione al dolore della famiglia e degli amici e soci del team Quaranta. Siamo increduli”.

Lo dicono i dirigenti di FIPE Confcommercio Catania: Dario Pistorio, Saro Menza e Francesco Sorbello.

L’appello di Trantino

Ieri, per la cronaca, anche l’appello del sindaco Enrico Trantino che ha annullato l’appuntamento con il Lungomare fest previsto domenica ed ha parlato di “fatto gravissimo”. In egual misura le parole del presidente dell’assise Sebastiano Anastasi.


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