Catania, Bosco: crollo Pd, "integralismo giustizialista" - Live Sicilia

Crollo Pd, Bosco: “Integralismo giustizialista”

L'esponente del partito rinuncia alla candidatura: "Ingiustificabile l'atteggiamento di Anthony Barbagallo"
REGIONALI 2022
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CATANIA – Una vera e propria slavina, quella che ha travolto il Partito Democratico nelle ultime 24 ore. Dopo che per giorni la pressione si è accumulata intorno alle candidature dei cosiddetti “impresentabili”, la rottura dell’allenza a sinistra decisa ieri dal Movimento Cinque Stelle ha rotto ogni barriera. Con due dei tre nomi su cui era stata posta la questione morale ad annunciare la propria rinuncia volontaria alla candidatura: l’ultimo, questa mattina, Luigi Bosco, che con un post durissimo ha condannato l'”integralismo giustizialista” di Caterina Chinnici.

Ieri era arrivata anche la rinuncia di Angelo Villari, che con Bosco è coinvolto nel processo per il buco di bilancio al Comune di Catania. Ma in queste ore il Pd passeggia nel vuoto, dato che potrebbe trovarsi presto sia senza candidato alla presidenza della Regione, con la possibilità che Chinnici si ritiri dalla corsa, che con un segretario con margini di movimento molto ridotti, date le critiche che stanno piovendo su Anthony Barbagallo.

“Integralismo giustizialista”

L’annuncio del rifiuto alla candidatura di Luigi Bosco arriva con un post su Facebook, in cui denuncia il clima degli ultimi giorni nella coalizione di centrosinistra: “Il giustizialismo di facciata della Chinnici calpesta i diritti costituzionali dei cittadini – scrive Bosco – ed ha tutta l’aria di essere uno spot elettorale. Calpesta anche il rigoroso statuto del Pd, che contempla i casi di incandidabilità previsti dal codice antimafia approvato dalla Commissione Antimafia del Parlamento Nazionale: molti degli attuali candidati di altri partiti non sarebbero candidabili applicando questo codice”.

L’accusa di Bosco è esplicita, rivolta al segretario regionale del Pd: “Ingiustificabile è stato l’atteggiamento di Anthony Barbagallo, che ha consentito fosse calpestata l’immagine dei suoi candidati, che come nel mio caso lui stesso aveva fortemente voluto, senza spendere una sola parola in loro difesa.


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