Catania, corruzione nella sanità: indagati Razza, Scavone e altri 6 - Live Sicilia

Catania, corruzione nella sanità: indagati Razza, Scavone e altri 6

Il pm chiedeva l'interdizione, il gip prima vuole interrogarli
L'INCHIESTA
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CATANIA – Due ex assessori della Regione Siciliana, Ruggero Razza, di FdI, e Antonio Scavone, del Mpa, sono indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Catania sfociata negli arresti domiciliari di tre medici e di un ex funzionario amministrativo dell’università etnea. Indagato anche il presidente dell’ordine dei medici di Catania, Ignazio La Mantia.

Per loro e per altri cinque indagati (Alberto Bianchi, Filippo Di Piazza, Giuseppe Di Rosa, Calogero Grillo, Rosalia Leonardi) la Procura aveva chiesto l’applicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio. Il gip deciderà all’esito dell’interrogatorio di garanzia, come previsto dalla legge.

Agli arresti domiciliari, con le accuse a vario titolo di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio o del servizio, sono finiti invece Nunzio Ezio Campagna, 61 anni, vicepresidente dell’Ordine dei medici; Gesualdo Antonio Missale, 52, funzionario amministrativo dello stesso Ordine; il cardiologo Giuseppe Arcidiacono, 65 anni, esponente della politica catanese che da pochi giorni ha ritirato la propria candidatura a sindaco di Catania; l’odontoiatra Sebastiano Felice Agatino Ferlito, 69.

L’indagine della procura di Catania è andata avanti dal settembre 2020 al settembre 2021 e ha, attraverso testimoni e analisi di documenti, approfondito numerosi casi di turbative nelle procedure di attribuzione degli incarichi nell’ambito dei progetti “Obiettivo di Piano Sanitario Nazionale“, finanziati e approvati dall’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana.

Con i nomi di Antonio Scavone, autonomista ed ex assessore regionale alla Famiglia, di professione radiologo; Ruggero Razza, ex assessore regionale alla Sanità, avvocato, nonché in pole position per la candidatura a sindaco di Catania; e Giuseppe Arcidiacono, ex assessore comunale ai Lavori pubblici e candidato “concorrente” di Razza per la poltrona di primo cittadino, salgono a tre i nomi noti della politica siciliana, e cittadina, travolti da questa inchiesta della magistratura catanese. Razza e Arcidiacono avevano entrambi ritirato il proprio nome dalla corsa alcune settimane fa.


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