CATANIA – Conferenza stampa di Sinistra Italiana contro la realizzazione dell’inceneritore nella zona industriale di Catania. All’incontro hanno partecipato l’on. Elisabetta Piccolotti deputata alla Camera, Pier Paolo Montalto, segretario regionale, Giolì Vindigni, segretario provinciale e Marcello Failla, segretario cittadino.
Le criticità
“Il governo regionale ha deliberato la costruzione di due termovalorizzatori in Sicilia”, ha esordito il segretario provinciale Giolì Vindigni.
“Quello di Catania dovrebbe essere ubicato nella zona industriale, in un’area di proprietà della Sidra che dista poche centinaia di metri da importanti luoghi di lavoro come Interporto, ST, Etis, Ikea, in una zona dove stazionano giornalmente migliaia di persone e di bambini, mentre ad un chilometro di distanza si trova il quartiere di Santa Maria Goretti e l’aeroporto di Fontanarossa”.
“Contestiamo la scelta”
“Sinistra Italiana, ha detto il segretario regionale Montalto, “contesta questa scelta del governo regionale, perché in contrasto con l’orientamento dell’UE, la quale ha invitato i Paesi europei a realizzare i termovalorizzatori lontani dai centri abitati, proprio perché i fumi nocivi degli inceneritori mettono a rischio la vita degli uomini e delle donne ed arrecano gravi danni ai bambini”.
L’UE obbliga i Paesi ad incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti fino all’80%, riducendo così la quota da destinare a discariche o a inceneritori.
“Puntano al profitto”
Ed ancora: “Gli inceneritori dovrebbero essere realizzati con fondi pubblici,” ha ribadito Marcello Failla, segretario cittadino, “e sono stati destinati 800 milioni di euro che verranno sottratti alla sanità ed
agli altri bisogni dei siciliani, mentre la gestione sarà affidata a privati, che naturalmente gestiranno
gli impianti puntando al massimo profitto e risparmiando sui controlli e sull’abbattimento dei fumi
inquinanti”.
“Inoltre con l’incremento, obbligatori per legge, della raccolta differenziata, l’inceneritore per
poter mantenere il ciclo h 24, dovrà essere alimentato dai rifiuti provenienti dal resto del Paese e
dall’estero: il materiale altamente tossico rimarrebbe così stoccato nell’impianto, mentre le nostre
strade ed i quartieri di passaggio, sarebbero quotidianamente inquinati”.
“Incentivare la raccolta differenziata”
L’on. Elisabetta Piccolotti ha concluso la conferenza stampa ricordando che “già in Europa si stanno verificando grandi problemi gestionali, tanto che Paesi come Scozia, Austria e Danimarca stanno riducendo drasticamente il numero degli inceneritori, incentivando la raccolta differenziata fino a rifiuti zero, che resta il vero obiettivo per la salvaguardia dell’ambiente”.
“Sinistra Italiana si batterà perché un’opera così inquinante non venga realizzata a Catania e perché l’amministrazione comunale con apposite e diffuse campagne informative e con il potenziamento del servizio, incrementi la raccolta differenziata nella nostra città portandola subito al 65%, quota prevista dall’UE”.