Catania, il caso della STM, Sinistra Italiana incontra Fiom e Rsu

Il caso della STM, Sinistra Italiana incontra la Fiom e le Rsu

La decisione a tre giorni dall'annuncio ufficiale della cassa integrazione

CATANIA – Lunedì 17 una delegazione di Sinistra Italiana/Alleanza Verdi Sinistra incontrerà la segreteria della Fiom e la sua rappresentanza sindacale all’interno della St Microeletronics. All’incontro parteciperà il senatore AVS Tino Magni, che ha già presentato un’interrogazione parlamentare sulla grave crisi della multinazionale franco-italiana.

L’incontro, che si terrà a tre giorni dall’annuncio ufficiale della STMicroelectronics di Catania della cassa integrazione ordinaria per più di 2500 dipendenti, avrà l’obiettivo di definire un terreno comune di interventi politici e sindacali, per sostenere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori di uno dei siti industriali più importanti della Sicilia.

Il “silenzio assordante” del ministro

“In attesa di incontrare il sindacato e di continuare il confronto con le lavoratrici e i lavoratori, Sinistra Italiana denuncia l’assordante silenzio del ministro Urso, peraltro catanese, e la sconcertante inerzia del Governo Meloni sul destino di un’azienda partecipata statale, in cui lo stato italiano detiene il 13,3%”, recita un comunicato a firma di Pierpaolo Montalto, segretario regionale Sinistra Italiana Sicilia, Giolì Vindigni, segretario provinciale Sinistra Italiana Catania, e di Marcello Failla segretario cittadino Sinistra Italiana Catania.

La STMicroelectronics è un’azienda che si è sempre vantata di rappresentare un modello virtuoso, che ha sempre ricevuto aiuti e sostegno da parte dello stato e che ora non può e non deve permettersi di mettere a rischio il diritto al lavoro in un territorio già martoriato da una gravissima crisi occupazionale.

Il rischio di tagli

Sinistra Italiana ha richiesto a gran voce l’apertura di un tavolo ministeriale per avere immediate garanzie sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento catanese ed informazioni certe sul piano industriale della ditta.

Dopo le voci su un possibile taglio dei dipendenti che dovrebbe riguardare il 6% del personale in tutta Europa, la preoccupazione tra operai e impiegati è infatti altissima e servono risposte immediate.

Il ruolo della Regione

Gli annunci non bastano, non è più accettabile l’assenza di risposte concrete da parte del ministro Urso e dell’assessore regionale alle attività produttive Tamaio: è invece il momento di compiere atti concreti per salvaguardare il futuro del polo industriale.

Sinistra Italiana continuerà nella sua iniziativa sia in Parlamento, con la sua rappresentanza istituzionale, che a fianco del sindacato e delle mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori catanesi, perché nessun posto di lavoro deve essere perduto.


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