Catania: da giugno 110 ispezioni dei Nas, 24 denunce - Live Sicilia

Catania: da giugno 110 ispezioni dei Nas, 24 denunce

Il bilancio dell'operazione Estate tranquilla, che ha avuto come obiettivi il settore turistico e l'assistenza agli anziani.

CATANIA – Da giugno a oggi i carabinieri del Nas di Catania hanno compiuto 110 ispezioni che hanno portato ad accertare in 24 strutture irregolarità in seguito alle quali sono stati denunciati all’autorità giudiziaria 28 operatori e sono state contestate oltre 30 sanzioni per un valore complessivo di 29.500 euro.

Sono alcuni dei dati del bilancio dell’operazione Estate tranquilla, che ha avuto come obiettivi gli esercizi ed attività del settore turistico come ristoranti, agriturismi, stabilimenti balneari, villaggi turistici, discoteche, stabilimenti termali e centri benessere, non escludendo i punti di ristoro delle grandi vie di comunicazione, stazioni, aeroporti e porti.

Nel corso dei controlli sono stati sequestrati 1.164 kg di alimenti non idonei al consumo ed eseguiti provvedimenti di chiusura o sospensione per nove imprese commerciali irregolari. Buona parte delle verifiche ha interessato il settore della ristorazione: su 70 locali di somministrazione ispezionati 12 hanno evidenziato criticità, tra cui la detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, pietanze dichiarate come fresche ma preparate con prodotti congelati e l’impiego di materie prime non tracciate e prodotti semilavorati di origine sconosciuta e provenienza incerta, per i quali nove gestori di esercizi di ristorazione sono stati denunciati.

Nei casi più gravi sono stati disposti sequestri e provvedimenti di sospensione o chiusura nei confronti di otto attvità tra ristoranti, gelaterie e punti di ristoro.

I militari hanno anche controllato 21 strutture ricettive per anziani, sei delle quali sono risultate irregolari e due delle quali sono state chiuse. Riscontrate carenze strutturali ed organizzative, sovrannumero di ospiti, insufficiente erogazione delle necessarie cure assistenziali, specie per gli anziani non autosufficienti causate dal limitato numero di operatori, peraltro anche senza qualifica professionale.

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