Catania, ferito e fatto scomparire un cavallo per corse clandestine

Catania, ferito e fatto scomparire un cavallo per le corse clandestine VIDEO

Le indagini della polizia partite dopo un incidente avvenuto al "tondo Gioeni"
SCATTATA LA DENUNCIA
di
2 min di lettura

CATANIA – Una denuncia nei confronti di un 53 catanese. Ed un cavallo del quale, dopo essersi infortunato gravemente, è sparito del tutto: sarebbe morto o, in alternativa, soppresso e destinato alla macellazione in quanto inutilizzabile per le corse clandestine. Proprio dallo svolgimento delle corse illegali sono partite le indagini della polizia del capoluogo etneo.

Il cavallo ferito e le corse clandestine

Il cavallo, infatti, era stato sottoposto a vincolo sanitario ma sarebbe stato utilizzato ugualmente in una sorta di allenamento per le strade della città. Ma lo scorso 25 maggio il quadrupede – sulla Circonvallazione ed all’altezza del torna indietro dell’area Gioeni – si ferisce gravamente. Stramazza a terra e comincia a perdere molto sangue.

I due uomini che erano a bordo del calesse e un terzo soggetto che li seguiva a bordo di uno scooter, incitando il cavallo a correre sempre più veloce, a quel punto chiamano i rinforzi. Ovvero, un veicolo per il trasporto animali: e caricano a bordo il cavallo che zoppicava vistosamente e continuava a perdere parecchio sangue. Si sarebbero poi allontanati dal luogo dell’incidente per eludere il controllo della Polizia Locale. Che era subito intervenuta perché poco distante e informata dagli stessi automobilisti di passaggio.

La ricostruzione dei poliziotti

I poliziotti, visionando le immagini, hanno anche riconosciuto il cavallo di colore bianco che poche settimane avevano sottoposto a un controllo. Dal quale era scaturito il vincolo sanitario disposto dai veterinari dell’ASP. L’ulteriore dei poliziotti ha permesso di verificare l’assenza dell’animale della stalla che si trova a Picanello. Il titolare avrebbe detto che il cavallo “era stato spostato in un altro luogo, ma l’uomo non ricordava né dove né quando”. Per gli inquirenti la conferma dei sospetti: ossia che il cavallo ferito era stato fatto sparire per evitare di incorrere in sanzioni. 

Le ricerche sono state condotte anche in provincia di Ragusa, in quanto il 53enne ha successivamente riferito ai poliziotti di averlo trasferito lì presso una struttura autorizzata. Dal controllo non è stato possibile individuare il cavallo che, essendo stato munito di microchip durante uno dei controlli, non poteva essere scambiato con altri. 

Decisiva la visione delle immagini del sistema di videosorveglianza collegato alla Sala Operativa della Questura, con le quali i poliziotti della Squadra a Cavallo sono riusciti a ricostruire quanto accaduto.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI