Catania, il consiglio sventa il pericolo e approva il Bilancio

Catania, il consiglio sventa il pericolo e approva il bilancio previsionale

L'aula evita la ghigliottina della decadenza
I CONTI DEL COMUNE
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CATANIA – Il consiglio comunale ha approvato in via definitiva il bilancio di previsione 2023/25. Il centrodestra ha votato compatto: sono stati 24 i voti a favore su 30 consiglieri presenti. Il Partito democratico e il Movimento 5 stelle, con 5 voti, hanno invece rifiutato lo strumento presentato dall’Amministrazione. Neanche due ore di dibattito, gestito dal presidente Sebastiano Anastasi, per una seduta dai toni surreali. Perché è servito l’intervento sostitutivo di un commissario ad acta inviato dall’assessore regionale Andrea Messina per sbloccare un bilancio rimasto incagliato tra le inadempienze comunali.

Un aut aut implacabile

Ai consiglieri di Palazzo degli elefanti non era consentita altra possibilità se non quella di approvare entro cinque giorni il documento contabile. Un aut aut implacabile. Superata questa data, sarebbe decaduto infatti il civico consesso. Un voto, insomma, paragonabile a una spada di Damocle sospesa su un senato cittadino entrato nel pieno delle proprie funzioni soltanto di recente, con l’attivazione delle commissioni consiliari. 

Le questione dei tempi è tuttavia duplice, perché i consiglieri comunali hanno dovuto fare i conti con le lancette di un altro orologio. Sono stati soltanto dieci i giorni per studiare nelle sedi opportune le pagine di un bilancio figlio della precedente fase amministrativa. “Una dolorosa constatazione di metodo e merito” ha detto Serena Spoto, consigliera autonomista. Un sentire unanime che ha attraversato sia i banchi della maggioranza che dell’opposizione.

Il voto forzato

“Il voto di questo bilancio non è altro che una presa d’atto” ha sottolineato Daniele Bottino, capogruppo di FdI. “Rispetto per i tempi” ha chiesto la pentastellata Gianina Ciancio. Sulla stessa lunghezza d’onda l’azzurro Piermaria Capuana. “L’Amministrazione ha vissuto le vostre medesime problematiche” ha sottolineato l’assessore al Bilancio, Giuseppe Marletta. Il sindaco Enrico Trantino, invece, non era presente in aula per una indisposizione fisica. 

Chiuso il bilancio di previsione restano le domande a partire da quelle sollevate dai consiglieri di opposizione sul futuro delle partecipate e il rinnovo delle rispettive governance. Il dem Damien Bonaccorsi ha portato in aula il caso della presunta incompatibilità di Fabio Fatuzzo in merito alla permanenza in Sidra. Guarda avanti, invece, Maurizio Caserta (capogruppo del Pd). Commentando la notizia sull’intervento governativo che dovrà evitare il secondo dissesto consecutivo delle casse comunali, ha detto: “Auspichiamo per il futuro che sia Catania a salvare Catania”. 


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