Catania incolpevole e ordinato | Ma al "Friuli" arriva la sconfitta - Live Sicilia

Catania incolpevole e ordinato | Ma al “Friuli” arriva la sconfitta

L'Udinese vince due a zero
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Due schiaffi, uno per tempo, fanno tornare il Catania sotto il vulcano a mani vuote, nonostante una gara giocata con ordine e raziocinio. Ha prevalso l’Udinese, squadra rivelazione del torneo, e le sue individualità che da sole hanno portato l’undici di Guidolin alla vittoria senza sfoggiare il solito calcio spettacolo.

Non può rimproverarsi molto il Catania, partito con Bergessio unica punta con a supporto il trio Ricchiuti – Gomez – Schelotto, lasciando Maxi inizialmente in panchina. Il primo brivido per i rossoazzurri arriva al 6′, quando Di Natale segna, però l’arbitro annulla per fuorigioco. Poi gli etnei giocano ordinati e compatti, lasciando il palleggio all’Udinese fino alla metà campo per poi serrare le linee. Al 9′ ottima palla in mezzo dell’ispirato Ricchiuti per Bergessio in area, che non riesce a capitalizzare.

Nel periodo migliore del Catania, con due occasioni enormi per Lodi e Bergessio in area, arriva la doccia gelata. Su un rinvio di testa di Spolli poco fuori dall’area Inler calcia al volo e insacca uno splendido gol al 21′. Gli uomini di Simeone (nella foto)  incassano e cercano di reagire senza frenesia, con un buon possesso palla ma perdono Schelotto per infortunio muscolare. Al suo posto entra il giapponesino Morimoto che si schiera largo a destra, ma il Catania non sfonda.

Nella ripresa il giapponese si accentra in avanti e Bergessio si allarga e il Catania piace, con una Udinese un po’ sottoritmo che graffia però su calcio piazzato al 27′ quando su passaggio sbagliato di Lopez prende il volo Sanchez che viene atterrato in area da Marchese.

Il cannoniere Di Natale è implacabile dal dischetto e cala il sipario sulla gara, con il Catania che cerca invano la rete. Ancora a mani vuote la truppa di Simeone lontano dal Massimino, ma con questo carattere e questa ritrovata compattezza la salvezza è una missione possibile, anche alla luce dei risultati odierni. Appuntamento ad aprile sotto l’Etna: arriva il Palermo.

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