Catania, la denuncia di Bindi: "La dispersione scolastica è classista"

Catania, la denuncia di Bindi: “La dispersione scolastica è classista”

Il convegno dedicato a don Lorenzo Milani

CATANIA – “La dispersione scolastica è classista: a scuola non vanno i figli di poveri, degli immigrati, quei ragazzi che hanno meno cultura in famiglia, che non respirano quel clima, ed è più alta negli istituti professionali, rispetto ai licei: l’Italia non può non porsi questo tema”. Lo ha detto Rosy Bindi intervenendo al convegno in corso ieri e oggi a Catania sul tema della dispersione scolastica organizzato dal Comitato per le celebrazioni del centenario dalla nascita di don Lorenzo Milani. “Va rivalutata la funzione sociale degli insegnanti che con altre nobili professioni, come quella dei medici, sono state erroneamente svalutate”, ha concluso Bindi parlando a margine del convegno. 

La giornata

“La scuola è un bene comune e da sola non può farsi carico di tutto. Tutti, a partire dalle Istituzioni, dobbiamo farci carico della scuola, unica garanzia di futuro della società. La povertà educativa è la più grave causa e conseguenza di altri mali”. Con le parole di Rosy Bindi, presidente del Comitato nazionale per il centenario della nascita di don Lorenzo Milani, e dell’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, si sono conclusi nel capoluogo etneo i lavori del convegno nazionale dedicato al contrasto della dispersione scolastica. In mattinata particolare emozione hanno suscitato le esperienze concrete delle strategie messe in campo in alcune scuole di Afragola, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino e le relazioni di Mario Tomarchio, Agata Pappalardo, padre Alex Zanotelli e Cristiano Corsini: uno scambio di buone pratiche che possono essere esportate in ogni realtà del Paese”. 

“Il direttore Giuseppe Pierro ha anticipato parte dei dati elaborati dall’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia per l’anno scolastico 2022/2023. Il monitoraggio ha raggiunto per tutte le istituzioni scolastiche la partecipazione del cento per cento dei plessi: in estrema sintesi il dato è in miglioramento rispetto all’anno scolastico precedente per le scuole secondarie, mentre resta pressoché invariato per le scuole primarie. Alla tavola rotonda hanno partecipato anche il presidente della Corte d’Appello Flippo Pennisi ed il Garante regionale dei diritti dell’infanzia Giuseppe Vecchio. Uno spaccato sulla realtà minorile siciliana lo ha offerto il presidente del Tribunale per i minorenni di Catania Roberto Di Bella, che ha illustrato il progetto “Liberi di scegliere”. 


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