Catania, la provocazione di Trantino: "Non fare uscire Sant'Agata" VIDEO

Catania, la provocazione di Trantino: “Non fare uscire Sant’Agata” VIDEO

Ma il 17 agosto la patrona sarà in processione come da tradizione

CATANIA – La tentazione di Enrico Trantino: “Non fare uscire sant’Agata”. Ma uscirà lo stesso. Stiano sereni i devoti che la rivedranno il 17 agosto prossimo, come da tradizione. Quella del sindaco Enrico Trantino resterà negli annali come una provocazione. O forse come un monito. O forse uno sfogo paterno, una di quelle frasi da dire ai bambini quando fanno le marachelle.

Insomma, Trantino l’ha detta e lo ha fatto nel giorno della presentazione alla stampa del programma dei festeggiamenti estivi dedicati alla patrona della città di Catania.

“Ho pensato di dirlo a monsignor Renna perché mi vergogno di far vedere alla santa in che condizioni è la città”, ha dichiarato il primo cittadino pensando soprattutto ai troppi rifiuti lasciati per strada e negli spazi pubblici e ai tanti abusi, più o meno grandi, che avvengono quotidianamente a Catania.

“Non ha senso manifestare la devozione nei confronti di Sant’Agata se poi non si manifesta il rispetto per la città di cui è Patrona, altrimenti è solo ipocrisia e fanatismo, non è più devozione, non è più religione”, ha aggiunto.

“Dobbiamo comprendere – ha sottolineato – qual è lo schema civico a cui vogliamo aderire e se vogliamo essere cittadini dobbiamo adempiere ai nostri doveri. Catania vive nell’anarchia, in troppi pretendono il rispetto delle regole ma poi non le rispettano”.

Trantino non crede però nelle formule repressive e chiede una mano ai cittadini. “Noi stiamo irrigidendo i controlli e presto avremo maggiori risorse di Polizia Locale per dare più risposte, ma non è bello parlare di “capacità repressiva”, sarebbe più bello prevalesse il senso civico“.

Parlando con i giornalisti, il sindaco ha fatto il punto sulla raccolta della cenere vulcanica, piovuta in maniera copiosa a causa del ritorno in attività del vulcano Etna.

Un’emergenza che, però, non può essere definita tale. “Servono i mezzi affinché i sindaci di Catania e dei paesi etnei possano intervenire all’occorrenza. Bisogna cominciare a trattare la cenere come se fosse la neve per i paesi di montagna”.


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