CATANIA – “L’area in questione è demaniale. Il Comune non viene preventivamente interpellato su cosa il Demanio intenda fare”. Alla fine è il sindaco di Catania, Enrico Trantino, a intervenire ancora una volta sulla questione, sorta un anno fa, del cancello posizionato sul lungomare, a interdire l’accesso al porto Rossi.
Il primo cittadino commenta un post pubblicato dal gruppo Inciviltà a Catania che parla di “cancello della vergogna” e di “sottrazione di uno spazio pubblico tolto alla città”, che avrebbe diviso la città tra chi può transitare nella via, perché proprietario di barca, e chi no.
“Silenzio imbarazzante”
“Anche questo con concessione prorogata insieme al provvedimento della messa in sicurezza (leggasi privatizzazione)” sostengono gli animatori della pagina che chiedono chi abbia autorizzato il posizionamento delle reti di divisione, parlando di “silenzio del Comune di Catania imbarazzante. Il sindaco – continuano – che più volte si è detto estraneo ai fatti per mancanza di competenza, aveva promesso di fare luce sulla vicenda”.
“Questioni di demanio”
Tirato in causa, il primo cittadino dunque commenta, quasi infastidito da alcuni interventi, tanto da parlare di “abuso di crack da parte di chi li ha scritti”.
“Sembra sia difficile capire ciò che è elementare – esordisce -: in ragione dello statuto speciale il demanio marittimo in Sicilia è di competenza dell’assessorato regionale territorio ed ambiente, che ha uffici periferici per organizzazione territoriale su base provinciale. Il comune, in Sicilia come in Sardegna, non ha alcuna competenza amministrativa né tanto meno sanzionatoria, competenza che è e rimane delle Capitanerie di Porto.
La competenza amministrativa non è solo gestoria, ma anche legislativa”. Insomma, l’area è demaniale spiega Trantino, che evidenzia come oltre tutto, Palazzo degli Elefanti non sia minimamente interpellato su cosa il Demanio intenda fare.
“Rispetto all’apposizione del cancello – continua il sindaco sono intervenuto per chiedere che garantissero l’accesso pedonale, come mi risulta sia stato fatto”. Una specifica che molti cittadini aspettavano da tempo sebbene, già nel 2023, il sindaco avesse chiarito. “Magari potreste informarvi su chi sia competente – scriveva un anno fa. Capireste che il Comune non c’entra niente, la strada è del Demanio, e rendereste un servizio alla città narrando fatti veri”.
Che restano quelli che raccontano di uno dei pochissimi accessi al mare dalla città, sbarrato.