Catania, l'annuncio di Pulvirenti: | "Mi sono dimesso, club in vendita" - Live Sicilia

Catania, l’annuncio di Pulvirenti: | “Mi sono dimesso, club in vendita”

L'ormai ex patron della formazione etnea ha fatto sapere, durante l'attesa conferenza stampa, di aver lasciato ogni incarico societario e di essere pronto ad incontrare una cordata interessata all'acquisto del pacchetto azionario.

calcio - serie b
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CATANIA – “Mi sono dimesso, e volevo comunicarvi che il Catania è ufficialmente in vendita”. Con queste parole, sicuramente prevedibili e partite comunque dal cuore, Antonino Pulvirenti annuncia di volersi definitivamente sganciare dal mondo del Catania Calcio, di cui è divenuto presidente e azionista di maggioranza nel 2003 e che ora dovrà ripartire da un nuovo proprietario e quasi certamente dalla Lega Pro, come conseguenza dell’operazione “I treni del gol”, di cui lo stesso Pulvirenti è considerato il principale responsabile, e quindi colpevole.

Nel corso della conferenza stampa, il cui annuncio è stato dato nella giornata di domenica tra lo stupore di stampa e addetti ai lavori, Pulvirenti ha anche annunciato che esiste una cordata interessata all’acquisto della società, attualmente governata dall’amministratore unico Angelo Milazzo, e per la quale l’ormai ex patron del Catania è stato informato dal suo legale in merito a un incontro fissato con l’assessore di Bilancio e Finanze, Aziende Partecipate, Patrimonio e Città Metropolitana del capoluogo etneo, Giuseppe Girlando. Lo stesso Pulvirenti ha fatto sapere di aver dato la disponibilità ad incontrare gli eventuali acquirenti per la giornata di martedì, ma i presunti acquirenti avrebbero dato disponibilità per giovedì 23.

Sempre durante la conferenza stampa, Pulvirenti ha fatto sapere che “la cordata sarà composta da quindici imprenditori ed il meeting sarà ripreso in streaming”. Ma la parte probabilmente più interessante e attesa di questa conferenza riguarda il coinvolgimento dell’ex patron rossoazzurro nell’operazione “I treni del gol”, e lui ha parlato in questi termini: “Sono stato minaccito di morte, ero sotto pressione e ho sbagliato in tutto ciò che ho fatto. Delli Carri mi ha proposto la possibilità di poter sistemare alcune partite, ma in quel momento avevo il telefono sotto controllo (per sua stessa richiesta dopo le minacce di morte, ndr) e quindi sono stato truffato. Si parla di radiazione per me, la ritengo una pena eccessiva ma ci può stare, io intanto mi rimetto alla giustizia e vedrò cosa accadrà. Sono la persona meno indicata per lanciare messaggi ai tifosi, ho fatto nomi e cognomi delle persone coinvolte ma non ho mai accusato la tifoseria”.

Importante anche la presenza di Pablo Cosentino in questo sistema, ma Pulvirenti decide di difenderlo pubblicamente ancora una volta: “Pablo è diventato l’amministratore delegato solo dopo che la squadra è retrocessa in serie B. A me non piace scagliare la colpa sugli altri, pertanto se ho scelto io di metterlo in un ruolo del genere e non è stato all’altezza della situazione, la responsabilità è solo mia, e non di Pablo, perchè io non l’ho messo nelle condizioni di lavorare bene”.

E nonostante il gran trambusto che si è abbattuto sul Catania e continua a coinvolgerlo, Pulvirenti parla di una società che sta già lavorando in vista della prossima stagione: “Domani inizierà il ritiro, la società ha un amministratore unico che è Carmelo Milazzo, la cui presenza è stata già confermata. C’è un direttore generale, un direttore sportivo, un allenatore. Quindi, anche se qualcuno non è ancora stato ufficializzato, ritengo che a breve sarà tutto fatto. Il Catania ha un patrimonio netto di 30 milioni di euro, dovremo valutare anche la situazione di Torre del Grifo che è comunque in regola con ogni pagamento. Se rimarrà questa proprietà, il Catania che verrà sarà un Catania rinnovato, con un azzeramento di quel che è stato. Il Catania è melior de cinere surgo e andrà così anche stavolta. Passerà indenne anche questo momento.”.


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