Catania, Librino, la grande battaglia di Berretta e la Polizia che piace

Librino, la grande battaglia di Berretta e la Polizia che piace

Da lunedì l'avvicendamento tra i commissariati di Nesima e, appunto, Librino. Una nostra considerazione.

CATANIA. Da lunedì, l’avvicendamento. Il dirigente della polizia di Librino passa a Nesima; il dirigente della polizia di Nesima passa a Librino. Così ha deciso il Ministero. Così ha preso atto e attuato la Questura.
Probabilmente uno scambio indolore. Probabilmente un passaggio che sta nella normalità delle cose. Probabilmente.

Eppure, dopo avere raccontato le recenti cronache quotidiane di un commissariato di frontiera (qual è quello di Librino) dal quale abbiamo avuto modo di constatare una efficace operazione di controllo del territorio (rapportato alle forze a disposizione); eppure dopo avere assistito a quelle immagini oscene nella visione ed ancora più violente nel racconto dell’accerchiamento della Volante; eppure dopo avere creduto che quel cambio di rotta in atto fosse giusto, ecco arrivare il trasferimento da Librino. Che non è esattamente un bellissimo messaggio da veicolare.
Perlomeno per tempistica e, inevitabilmente, per opportunità.

Al dottor Alessandro Berretta ed al dottor Antonio Messina l’augurio di un proficuo lavoro a Nesima e a Librino.
In una fase storica così delicata l’impegno delle forze dell’ordine diventa  uno dei pochi riferimenti appannaggio del territorio.
Anche quando ci ritroviamo a scrivere di un “avvicendamento” che probabilmente poteva essere pensato più in là nel tempo.
Probabilmente. 


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