Missione compiuta per il Catania che conquista i tre punti contro una Sampdoria troppo rinunciataria e in dieci per la gran parte della gara. Cielo plumbeo e nuvole scure gonfie di pioggia sul Massimino per il primo dei match salvezza in casa per il Catania. Il campo, a causa della pioggia caduta abbondantemente per tutta la notte, è ai limiti della praticabilità, in particolare sulle fasce il pallone fa fatica a scivolare.
Gli etnei giocano con il lutto al braccio in segno di solidarietà al popolo nipponico e testimone del dramma che si sta vivendo in Giappone è proprio l’attaccante del Catania Morimoto. Simeone schiera in avanti Lopez supportato dal trio Gomez – Ricchiuti – Bergessio e a sinistra in difesa predilige Marchese, spostando a destra Alvarez. Ma la squadra non punge e la manovra fa fatica a decollare. Da segnalare, nei primi minuti, Gomez lanciato a rete al 3′ ma fermato in fuorigioco e un tentativo di Ricchiuti che defilato sulla sinistra tira debole in area.
L’occasione più grande ce l’ha la Samp all’8′, quando Silvestre liscia, anche a causa del terreno, un pallone facile e spalanca la porta a Maccarone, il quale entrato in area tira però a lato. Il ritmo del match non decolla e gli animi si scaldano quando l’arbitro Rizzoli ammonisce per la seconda volta Tissone, mandandolo anzitempo sotto la doccia per aver trattenuto Gomez a metà campo. Ma gli etnei non legittimano la supremazia e non hanno mai la scintilla per segnare. Si strozza in gola l’esultanza di Lopez che segna su calcio piazzato di Lodi al 32′, ma era in sospetta posizione di fuorigioco. Le occasioni più ghiotte nel finale: al 42′ Gomez chiede un rigore, ma si becca un giallo per una mini rissa col suo marcatore, mentre in pieno recupero grandissima conclusione al volo di Marchese su assist di Lodi che si spegne poco oltre la traversa.
Nel secondo tempo Simeone toglie Gomez e inserisce Schelotto e pochi minuti dopo mette dentro Llama per Alvarez, facendo retrocedere il levriero Schelotto sulla linea di difesa. Molto possesso palla dei padroni di casa, con la Samp che traccheggia attendista. Al 56’ ancora un fuorigioco ferma Lopez a tu per tu con Curci. Le occasioni per gli etnei, che sono un po’ troppo macchinosi nell’impostazione arrivano con Ricchiuti e Lopez ma Curci devia in angolo. Al 74’, in pieno forcing catanese, direttamente dal corner Llama calcia al volo e insacca un gol meraviglioso, uno dei suoi, mai banale.
Sulle ali dell’entusiasmo il Catania spinge, ma il Cholo si difende rinforzando il centrocampo con Ledesma per Lopez. Nel finale i rossoazzurri provano a pungere in contropiede e all’85’ Bergessio spreca a tu per tu con Curci, provando un improbabile pallonetto. Negli ultimi minuti le due squadre, complice il terreno pesante, non ne hanno più. Il Catania prende una bella boccata d’ossigeno e sale in classifica a 32 punti.