CATANIA – Catania-Padova, finale di Coppa Italia di Serie C prevista per il prossimo 2 aprile 2024 allo stadio Angelo Massimino del capoluogo etneo, si giocherà a porte chiuse. La decisione è stata presa dal giudice sportivo di Lega Pro, dopo gli scontri verificatisi nel corso della partita di andata, lo scorso 19 marzo, allo stadio Euganeo di Padova.
Tra fumogeni, petardi, invasioni e violenze, gli strascichi del match non sono ancora terminati. Proprio questa mattina la questura di Catania ha dato notizia dell’arresto di altri due ultras ritenuti coinvolti nei fatti di Padova e sottoposti, in passato, a Daspo, cioè al divieto di partecipare alle manifestazioni sportive. Solo gli ultimi due tifosi rossazzurri, di un elenco che si allunga di giorno in giorno: già dieci sono le persone identificate dalle forze dell’ordine.
Il giudice sportivo, dopo avere ripercorso quanto accaduto nello stadio veneto, mettendo nero su bianco le responsabilità degli ultrà etnei, ha deciso di comminare al Catania – oltre alla sanzione della partita a porte chiuse in casa – anche diecimila euro di ammenda. Cinquemila euro, invece, è la cifra che è stata stabilita per la società padovana.