CATANIA – C’è fermento in casa Catania dopo la sconfitta in casa della Pro Vercelli. La pessima prova difensiva degli etnei, che segue al deludente 3-3 interno maturato all’esordio con la Virtus Lanciano, ha fatto scattare l’allarme tra i dirigenti del club rossazzurro, insoddisfatti dalla partenza degli uomini guidati da Maurizio Pellegrino, fermi a quota 1 in classifica. Ecco perché si starebbe valutando un avvicendamento in panchina in caso di ko a Perugia.
Diversi i nomi circolati nelle ultime ore. L’ipotesi più concreta porta a Pasquale Marino, tecnico artefice dell’ultima promozione dalla B alla A dei siciliani, nel 2005-06. Dopo aver lasciato il Catania nel 2007, tra l’allenatore di Marsala e il sodalizio di via Magenta sono sempre intercorsi ottimi rapporti, anche per il feeling personale che lega Marino al presidente Antonino Pulvirenti.
E nelle ore successive al tracollo di Vercelli, la società rossazzurra avrebbe sondato il terreno per verificare l’eventuale disponibilità dell’ex guida tecnica del Pescara a tornare sulla panchina etnea. Il Catania avrebbe ottenuto un sì di massima da Marino, accordo tenuto in stand-by in attesa della sfida del “Renato Curi”. Sarà quella la gara che, nel bene o nel male, con ogni probabilità deciderà il destino di Pellegrino.
Altro nome caldo è quello di Andrea Sottil, con trascorsi in rossazzurro da giocatore proprio alle dipendenze di Marino, in estate destinato all’Akragas. L’accordo è poi sfumato a causa del mancato ripescaggio in Lega Pro del club agrigentino. Al momento il mister ex Siracusa viene considerato una valida alternativa a Marino, tuttavia non sono da escludere eventuali sviluppi che potrebbero capovolgere le attuali gerarchie.
Spento sul nascere, invece, il rumors che portava a Giuseppe Sannino. L’ex allenatore del Palermo, recentemente dimessosi da manager del Watford e adesso in attesa di rituffarsi in un’avventura alla guida di una squadra italiana, non corrisponderebbe all’identikit tracciato dal club etneo per l’eventuale dopo-Pellegrino.