CATANIA. Un entusiasmo di questa portata da quando non si vedeva? La banalità della domanda è in se la risposta a quel lungo tunnel senza luce che l’ambiente rossoazzurro ha percorso negli ultimi anni.
Un giro tra piazza Duomo e la Pescheria per il patron Ross Pelligra: tanto è bastato per fortificare un legame quasi primitivo per il calore e l’intensità che la tifoseria rossoazzurra ha immediatamente decretato nei confronti del magnate siculo-australiano.
Non proprio una sorpresa l’arrivo di Pelligra in centro storico. Di certo una conferma ulteriore del suo credo: contatto stretto e reciproco col popolo del Catania e con il suo tessuto sociale, imprenditoriale, istituzionale. Un manifesto d’intenti che non sa solo di calcio ma di un progetto a lungo termine.
“Numero uno”, “Pelligra sindaco” “Grande Presidente”. Accolto come un salvatore (quale è stato), sembra passato un secolo dalle manifestazioni d’interesse andate deserte e dagli appuntamenti notarili con tanto di lezioni sulle valute estere. Sono trascorsi, invece, appena pochi mesi.
Con Pelligra si è risvegliato il sogno del ritorno delle platee del grande calcio. Ma occorre procedere con calma e testa.
Ieri sera la colonnina dell’abbonamentometro faceva registrare il numero 5324. Un numero destinato a crescere.
Ed è appena Serie D.