CATANIA- L’incidenza di tumori è altissima alle falde dell’Etna, Catania è al primo posto in Sicilia e nella top five stilata dall’istituto epidemiologico regionale, sono presenti ben tre comuni etnei. Il risultato è che a Catania si muore o ci si ammala di cancro più che in ogni altro angolo della Sicilia, zone industriali comprese.
I dati, allarmanti e aggiornati, li rivela a Livesicilia Salvatore Sciacca (nella foto), presidente del registro tumori regionale e professore dell’università etnea.
Nella città dell’Elefante esisterebbe un mix che fa schizzare alle stelle i fattori di rischio “più che nelle zone industriali di oggi”, sottolinea Sciacca. Sotto la lente degli esperti ci sono l’inquinamento automobilistico, ma soprattutto, aggiunge Sciacca, le cattive abitudini: “Non ci si muove e si tende a mangiare male”. Problemi comuni a quasi tutte le grandi città, ma che fanno di Catania un caso di rilievo nazionale.
Se in città non si sta bene, in provincia la situazione non è delle migliori. La classifica, guidata da Catania parla chiaro: al secondo posto c’è il comune di Acireale, sempre in provincia di Catania, al terzo Palermo, al quarto Gravina di Catania e al quinto Messina.
Vivere all’ombra dell’Elefante sarebbe quindi peggio che risiedere nel famigerato triangolo della morte, ovvero Melilli, Priolo e Augusta, tanto che Siracusa si posiziona all’ottavo posto della classifica.
Il registro tumori calcola l’incidenza del cancro rispetto al numero degli abitanti. Elevati i casi di cancro alla tiroide “correlabile alla presenza dell’Etna”, sottolinea Sciacca e ai polmoni. Un discorso a parte merita Biancavilla, per la presenza di fluoroedinite nelle costruzioni: “Gli effetti li vedremo nei prossimi anni”
A Catania, non resta che incrociare le dita.