Catania, sparatoria Librino: altro teste nel processo ai Cursoti - Live Sicilia

Sparatoria Librino, arriva un altro teste nel processo ai Cursoti

Nell'udienza del processo Centauri parla il nuovo collaboratore di giustizia Davide Agatino Scuderi.

CATANIA – Alla storia della sparatoria di Librino dell’8 agosto 2020 si aggiunge la voce di un altro collaboratore di giustizia. Nell’udienza di ieri mattina del processo Centauri, il troncone che riguarda i Cursoti milanesi sui fatti in cui morirono due persone in via Grimaldi, ha parlato Davide Agatino Scuderi, imputato nello stesso processo e da agosto collaboratore di giustizia.

L’esame del testimone

Nel corso del dibattimento Scuderi è stato ascoltato dal Pm Alessandro Sorrentino e dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, che gli hanno chiesto del suo ruolo nel clan dei Cursoti milanesi e nella sparatoria di Librino. Scuderi ha confermato quanto già raccontato dai fratelli Sanfilippo, anche loro collaboratori nello stesso processo ed ex membri del clan dei Cursoti.

In particolare, Scuderi ha raccontato la dinamica dei fatti, con l’arrivo della spedizione di motociclette dei Cappello nella roccaforte dei Sanfilippo e l’inizio della sparatoria tra membri del clan e i Cursoti, concentrati in due auto.

La causa

Il collaboratore di giustizia ha poi confermato il movente del conflitto a fuoco, così com’era già stato raccontato da altri collaboratori, con la tensione tra i due clan cresciuta nei primi giorni di agosto. In particolare la scintilla sarebbe arrivata con il pestaggio di Gaetano Nobile nel suo bar di via Diaz, da parte di Carmelo Distefano, Roberto Campisi, Michael Sanfilippo e lo stesso Davide Agatino Scuderi.

La sparatoria

Proprio in seguito a questo episodio i Cappello avrebbero organizzato la loro spedizione punitiva in viale Grimaldi. I Cursoti milanesi però erano già sul chi vive, aspettandosi una reazione di questo tipo. Quando i Cappello arrivarono nel quartiere trovarono Carmelo Distefano, Roberto Campisi, Davide Scuderi e i fratelli Sanfilippo a bordo di due auto.

I rapporti con il clan

Sempre nell’udienza di ieri mattina Davide Agatino Scuderi ha confermato la leadership del gruppo criminale da parte di Carmelo Distefano, che in quel periodo era di fatto il capo del clan dei Cursoti Milanesi.


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