CATANIA – “Ancora adesso i vertici di Stm non hanno fornito alcuna spiegazione sulle esalazioni di ammoniaca, pesantemente avvertite nella notte di domenica 2 novembre nei reparti produttivi del sito catanese, e sulle molte falle nella gestione dell’emergenza”. Lo afferma il segretario della Uilm di Catania, Giuseppe Caramanna.
“Per questo – prosegue – al termine della riunione plenaria sindacale, abbiamo deciso di confermare lo sciopero di 8 ore che interesserà tutti i turni a partire da domani. E intanto proprio per domani, dopo aver letto della nostra protesta, l’azienda ha fissato un incontro con gli Rls, i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza”.
L’appello alla partecipazione
Caramanna lancia un appello “alla massiccia partecipazione a una iniziativa che rappresenta un atto di responsabilità e una rivendicazione di rispetto a tutela della salute, della dignità, della vita”.
Il segretario ricorda come la proclamazione dello sciopero sia stata fatta “dopo avere ascoltato dagli stessi lavoratori in assemblee pubbliche testimonianze inquietanti su tempi e modi di evacuazione dai reparti”.
La modalità dello sciopero
La scorsa settimana, l’organizzazione aveva già diffuso una nota contestando fra l’altro “la intempestiva attivazione delle procedure di abbandono delle aree a rischio, in un rimpallo confuso di indicazioni e responsabilità, oltre al comportamento di chi ha autorizzato i lavoratori solo all’alba dopo cinque ore di paura e incertezze ad abbandonare il sito”.
Lo sciopero di 8 ore, per l’intera giornata o a multipli di 4,25 ore, si svolgerà seguendo un calendario che tiene conto dei vari turni di ingresso in fabbrica.

