Catania, 2016 di transizione | Fari puntati sul mercato - Live Sicilia

Catania, 2016 di transizione | Fari puntati sul mercato

Il club etneo punta a rafforzarsi per arrivare nelle condizioni ideali alla lotteria dei playoff.

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CATANIA – Il Catania si affaccia al 2017 con tante speranze e l’obiettivo principale di alimentare più possibile le ambizioni di risalita verso palcoscenici più nobili rispetto alla Lega Pro. L’evento cardine del 2016 appena concluso è stato sicuramente il “ritorno” al timone rossazzurro di Pietro Lo Monaco, probabilmente l’unico in grado di evitare il “peggio” e rilanciare l’entusiasmo in un ambiente eccessivamente stressato e mortificato dagli eventi degli ultimi anni che hanno determinato un drastico declassamento della compagine etnea. Le penalizzazioni in classifica hanno frenato non poco la sete di rivalsa, sia nello scorso campionato che in quello attuale, ma la svolta autentica potrebbe essere davvero dietro l’angolo, soprattutto se il calciomercato di riparazione che ha appena aperto i battenti dovesse apportare i giusti correttivi alla squadra allenata da Pino Rigoli.

Il direttore generale rossazzurro, coadiuvato dal d.s. Argurio, è al lavoro per portare ai piedi dell’Etna quegli elementi necessari a recuperare posizioni in classifica per poi presentarsi con le giuste credenziali in occasione dei play-off che – mai come in questa circostanza – saranno un vero e proprio terno a lotto. In riferimento ai primi movimenti di mercato, i difensori De Rossi e Nava sembrano destinati a lasciare Catania così come l’attaccante Piscitella per il quale manca solo l’ufficialità del trasferimento in riva allo Stretto alla corte di Lucarelli. In procinto di chiudere la sua poco esaltante esperienza catanese anche Caetano Calil sulle cui tracce c’è, da qualche tempo, il Padova mentre Michele Paolucci potrebbe accettare le lusinghe della Fidelis Andria pur di giocare con maggiore continuità. Dopo la probabile firma sul contratto di Marchese (solo qualche dettaglio per l’ufficialità del suo ritorno alla base), Bastrini potrebbe cambiare aria visto che non gli mancano le alternative.

L’impressione al momento è, però, che alla fine resterà così come Bergamelli. In lista di partenza ci sono anche i centrocampisti Silva e Sessa: il primo non ha convinto appieno malgrado fosse partito con i galloni da titolare mentre il secondo non è stato mai impiegato da Rigoli e potrebbe fare esperienza altrove essendo un giovane promettente frutto del vivaio. Difficile, invece, che nel reparto mediano possa tornare Ciccio Lodi che si accaserà in serie B, probabilmente al Bari. Assai improbabile, inoltre, un’eventuale cessione del portierone Matteo Pisseri che, con il suo altissimo rendimento a difesa della porta etnea, ha suscitato l’interesse di club del massimo campionato. Il Chievo, in particolare, corteggia l’ex numero 1 del Monopoli che, tuttavia, rappresenta il “fulcro” del progetto di risalita del Catania che se lo terrà stretto almeno per il momento.

Sul fronte ingaggi, in cima ai pensieri c’è sempre quello riguardante l’acquisizione delle prestazioni calcistiche di uno o due attaccanti in grado di far sensibilmente lievitare la prolificità sotto porta del Catania. I papabili sono sempre i soliti: a cominciare dal messinese Pozzebon che potrebbe rappresentare la classica ciliegina sulla torta. Il bomber giallorosso, infatti, per caratteristiche tecniche individuali potrebbe fare proprio al caso del Catania ma un suo eventuale ingaggio passerebbe per una situazione economica probabilmente rilevante.

Per il reparto offensivo, peraltro, si potrebbe puntare anche su altri elementi i cui nomi circolano con insistenza da qualche giorno: dall’esterno Saraniti della Vibonese a Costa Ferreira attualmente in organico all’Entella Chaivari o allo stesso Di Piazza. Anastasi, invece, al quale non mancano le richieste, dovrebbe restare in rossazzurro. Insomma, entro le 23 del prossimo 31 gennaio (possibilmente anche prima) il Catania dovrà rafforzarsi in maniera adeguata e finalizzata a perseguire gli obiettivi. La parola passa a Lo Monaco: già in passato l’esperto dirigente ha dato prova di efficacia e lungimiranza innestando, a stagione in corso, elementi determinanti per migliorare il rendimento della squadra.


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