Catania, omicidio Ylenia: amica condannata

Ylenia, accoltellata dopo una lite: condannata l’amica

La Gup ha inflitto 18 anni a Daniela Nicotra per omicidio. La difesa: "Pronti all'appello"

CATANIA – È stata condannata a 18 anni di reclusione Daniela Agata Nicotra, la 36enne accusata dell’omicidio di Ylenia Bonavera. La 24enne è stata colpita con un coltello alla spalla durante una furente discussione in via Della Concordia a Catania dalla donna. Un video amatoriale ha registrato quegli attimi di violenza avvenuti tra il 9 e il 10 dicembre 2020. Ylenia, accompagnata al Pronto Soccorso del Garibaldi Centro, è poi deceduta a causa delle ferita in ospedale. La condanna del gup Simona Ragazzi è arrivata oggi al termine del rito abbreviato: la giudice ha anche riconosciuto all’imputata l’aggravante della “relazione affettiva con la vittima”.

La pm Michele Maresca aveva chiesto la condanna a 20 anni di reclusione. Invece, alla fine, non si è costituito parte civile il vedovo che era arrivato durante la scorsa udienza portando un po’ di trambusto nel processo. La gup ha condannato l’imputata al risarcimento del danno per i familiari della vittima: stabilita una provvisionale di 30 mila euro per la madre, 20 mila euro per il padre e 15 mila euro per ogni fratello minore.

Sono pronti all’appello i due difensori, gli Giovanni Chiara e Giuseppe Lipera. Il ricorso verterà soprattutto sul mancato riconoscimento delle generiche (“Daniela Nicotra si è costituita alla Squadra Mobile”) e l’aggravante.

Ylenia, secondo l’accusa, è morta dopo un’emorragia scaturita dalla coltellata inferta “con forza e determinazione” dall’imputata “nel corso di una violenta lite scaturita per ragioni sentimentali”. Daniela Nicotra ha sempre sostenuto la tesi della legittima difesa spiegando di essere stata ferita da Ylenia a un occhio, che le sanguinava, dopo che l’aveva rimproverata perche’ , a suo dire, era ancora una volta in preda all’uso di droga e alcool. La vittima aveva in mano una bottiglia di birra con la quale, ha aggiunto la donna, avrebbe cercato di colpirla ancora e per questo avrebbe preso un coltello da cucina, che aveva in auto, e l’avrebbe usato per difendersi e poi e’ andata via.

La vittima era stata al centro di un altro caso di cronaca nel 2017. L’ex fidanzato aveva tentato di darle fuoco – Alessio Mantineo, 25 anni, condannato a 10 anni in appello – e Ylenia aveva riportato ustioni nel 13 per cento del corpo ed aveva perso il bambino che aspettava. Durante il processo però prese le sue difese considerando la violenza come una prova d’amore. A Messina, per questo, fu rinviata a giudizio per favoreggiamento e falsa testimonianza.

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