CATANIA – Una delle arterie stradali più trafficate verrà ristretta per fare posto a un pezzo di storia della città ma anche un ostacolo pericoloso a tal punto da renderne necessaria la messa in sicurezza. È l’albero di araucaria che si trova lungo la Circonvallazione all’altezza della rotonda di Ognina, nel bel mezzo della sede stradale. La pianta centenaria, risparmiata in occasione della realizzazione della rotatoria nel 2004, sta infatti creando non pochi problemi all’amministrazione Bianco che, per evitare incidenti o, peggio ancora, richieste di risarcimenti che potrebbero derivare da eventuali sinistri, ha stabilito di eliminare il problema.
L’Ufficio traffico urbano del Comune ha infatti stabilito di rendere definitiva la chiusura al traffico della terza corsia della Circonvallazione, nella parte immediatamente dopo la rotonda sormontata dalla fontana a forma di barca a vela, delimitata da transenne sin da quando, quattro mesi fa, un incidente stradale aveva piegato il guard reil verso l’esterno. Per più di due mesi è stato necessario attendere che arrivasse il pezzo di ricambio; poi è stato necessario aspettare altre tre settimane per riparare la macchina piegatubi ma, alla fine, il lavoro di ripristino era stato completato. La corsia era pronta a riaprire già lo scorso mese a patto, però, che i Vigili Urbani e gli addetti al traffico verificassero i lavori e annullassero l’ordinanza di interdizione al traffico.
Circostanza mai avvenuta e che ha provocato un altro stop. Questa volta, però, l’assessorato alla Viabilità diretto da Rosario D’Agata, a seguito di una valutazione di pericolosità effettuata dall’Ufficio traffico urbano, ha stabilito di optare per la chiusura definitiva. “È pericoloso – afferma Giuseppe Ragusa, dell’Utu – e si è pensato di mettere il guard reil al posto delle transenne”. E sono ugualmente “le ragioni di sicurezza sollevate dai tecnici” quelle di cui parla lo stesso Saro D’Agata. Due i motivi di questa decisione; il primo è di evitare incidenti, il secondo è “sollevare l’amministrazione da qualunque responsabilità in caso di rilievi successivi a possibili incidenti – conferma il responsabile delle relazioni esterne, Giuseppe Idonea – provocati da quegli automobilisti “furbi” che, provenendo dal Lungomare, decidono di immettersi nella corsia delimitata dall’araucaria tagliando, di fatto, la strada a chi proviene da Ovest”.
Ancora non è dato sapere se la corsia verrà inglobata nella “rotonda” o se le transenne verranno sostituite da barriere new jersey, ma questo è solo un problema estetico. All’atto pratico, la scelta comporterà due effetti: non solo infatti la carreggiata da tre corsie verrà ridotta a due riducendo, e di molto, la capacità di traffico di quel tratto di Circonvallazione che in fase di progettazione e realizzazione era stato voluto a tre e, dall’altro, si dovranno trovare i fondi necessari per effettuare i lavori di inglobamento dell’albero all’interno della rotonda, nel caso in cui l’amministrazione optasse per questa soluzione.
In attesa di conoscere quali intendimenti verranno portati avanti, – sono in molti a suggerire di non eliminare la corsia quanto piuttosto provvedere a indirizzare all’interno della stessa, ad esempio mediante cordoli, esclusivamente il traffico proveniente dalla Circonvallazione, estromettendo in questo modo il flusso viario proveniente da piazza Mancini Battaglia. La corsia interdetta è diventata parcheggio riservato – diurno ma molto più notturno – di quanti frequentano i locali che si affacciano sul piccolo golfo di Ognina, da viale Ulisse e via Barraco, creando confusione, rallentamenti e pericoli di ogni genere.