28 Dicembre 2013, 13:58
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CATANIA – Lotta ai crimini 2.0: aumentano denunce e reati. I dati, resi noti dal dirigente del Compartimento polizia postale Sicilia Orientale, Marcello La Bella, sono eloquenti: accresce il numero degli internauti e di pari passo quelli dei crimini informatici. A fronte di “un fenomeno in espansione”, però, si assiste a un impegno costante da parte delle forze dell’ordine. Il 2013 nella Sicilia Orientale è stato caratterizzato dal doppio delle denunce, rispetto all’anno scorso, relative a truffe legate all’E-commerce: ben 2024.
Un aumento significativo si registra in merito al numero di persone identificate e denunciate: il doppio nel caso dei computer crime, come gli accessi abusivi a sistemi informatici e furti d’identità. Nello specifico la Polizia Postale ha registrato 728 denunce. “L’attenzione da parte nostra non è calata”, rassicura La Bella che sottolinea il lavoro alacre nel campo della prevenzione, soprattutto nelle scuole. “Oltre 25000 sono stati gli studenti che hanno partecipato agli incontri della Polizia”, diciottomila nella sola provincia di Catania.
Momenti importanti per mettere in guardia i minori dei rischi del cyber spazio, soprattutto alla luce dell’aumento di un fenomeno come il sexting (neologismo che nasce dalle parole “sex” e “texting”), cioè lo scambio di immagini di contenuto sessuale tra minori che immancabilmente finiscono sui social network. Il lavoro di prevenzione, però, non si ferma qui. Catania sarà una delle città pilota di un progetto nazionale, il Dicam, che coinvolgerà la Polizia di Stato e l’associazione Save the Children e che ha come obbiettivo il contrasto degli abusi online.
Dati alla mano, il lavoro di prevenzione è essenziale. Nel 2013 sono 6 gli arresti effettuati per pedopornografia, a fronte di 81 persone denunciate, 12795 spazi virtuali monitorati e 169 siti oscurati dal Compartimento della Polizia Postale “Sicilia Orientale”. “Con la collaborazione della Procura della Repubblica di Catania abbiamo portato a termine investigazioni di qualità che ci hanno permesso non solo di identificare i minori vittime di abusi, ma anche di risalire ai canali della pedopornografia” spiega La Bella. Complice la nuova normativa contro la violenza di genere, anche il reato di cyber stalking è maggiormente monitorato.
“Lo strumento legislativo contiene gli atti persecutori effettuati attraverso le nuove tecnologie, il cosi detto cyber stalking”, spiega La Bella. “Per noi è molto importante per l’invito alla segnalazione, si tratta di reati che possono essere perseguiti soltanto in seguito a una denuncia”. Molto spesso, invece, le donne vittime di abusi non denunciano, anche per questo la Polizia Postale ha intrapreso una proficua collaborazione con i centri antiviolenza. “Abbiamo iniziato una collaborazione con associazioni come Thamaia impegnate nel contrasto della violenza sulle donne, grazie alla loro azione le vittime si rivolgono a noi e denunciano chi ha commesso violenza”.
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28 Dicembre 2013, 13:58