CATANIA – “L’uomo giusto è Crocetta”. Parola di Giuseppe Caudo, responsabile provinciale del Megafono oggi in corsa per le regionali. Al seguito dell’attuale presidente della Regione, di cui resta un fedelissimo e di cui difende l’operato. “Sento girare una parola strana: discontinuità – afferma Caudo. Ma discontinuità a chi: all’uomo? O al Presidente di un governo dove il Pd, con sei assessori, sta facendo benissimo? – continua. Voglio ricordare il turismo con lo straordinario ‘Giro d’Italia’, la sanità con lo sblocco dei concorsi, l’agricoltura il via dei bandi per la nuova programmazione, le attività produttive con il vicepresidente Mariella Lo Bello che ha operato egregiamente tanto che i bandi sono tutti pubblicati. Ancora parliamo delle infrastrutture con le opere pubbliche che sono partite. E come dimenticare il bilancio, con l’assessore Baccei, un tecnico del Pd nazionale, che ha risanato interamente il bilancio regionale. Allora discontinuità rispetto a queste scelte, a questi risultati, a questo governo, o all’uomo, al Presidente Crocetta?”.
Insomma, per Caudo non ci sarebbe alcun motivo per osteggiare la ricandidatura di Crocetta, non solo alla luce dei risultati che, secondo l’esponente politico etneo, sarebbero stati raggiunti dal governo regionale, sui rifiuti ad esempio. Ma anche per la rinnovata fiducia che, sernpre per Caudo, si starebbe aggregando intorno al Megafono, per molti movimento scomparso. “Devo dire che siamo ancora quelli che ci hanno creduto nella prima ora – dice. Magari qualcuno ha approfittato, nel senso che ha messo le vele che avevano il vento in poppa, altri si sono persi per strada o forse hanno avuto paura del mare grosso, per così dire, e hanno lasciato la barca per legarsi a qualche zattera e poi disperdersi nel mare grande della politica. A parte ciò, in realtà, tantissimi si stanno avvicinando perché hanno capito che si vuole fare tornare indietro questa terra. Ma questa terra non vuole tornare indietro”.
Nemmeno sul Megafono che, per l’esponente etneo del movimento di Crocetta, è tutt’altro che passato.”E’ un progetto civico di chi non voleva schierarsi dentro i partiti tradizionali – sottolinea – è un progetto di uomini e donne di sinistra, di centro e di destra che hanno come faro i valori che Rosario Crocetta porta avanti, che sono valori di legalità e di onestà praticate. Questi sono i valori del Megafono che non è un partito, non è un luogo dove ci sono tessere, ma un luogo di protezione di un uomo che ha dato la sua vita per le cose in cui crede. Rosario Crocetta, dopo cinque anni di governo, completa il suo mandato senza essere stato colpito dall’accusa infamante di vicinanza ad ambienti mafiosi o di malaffare. E’ un fatto storico, un fatto che non accadeva da tempo”.