PALERMO– Le frodi creditizie non avvertono la crisi: in Sicilia nel I semestre 2013 sono stati intercettati 1.267 casi, la regione è al secondo posto subito dopo la Campania. “Il fenomeno – rileva l’osservatorio Crif – si realizza mediante furto di identità ed il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene”. Il primato spetta alla provincia di Palermo, che con 387 casi (+59,9% rispetto al corrispondente periodo 2012) si colloca al terzo posto della poco invidiabile graduatoria nazionale, dietro a Napoli e Roma. Più distanziate le province di Catania, che con 279 casi si colloca al 6 posto assoluto, e Messina (150 casi). A seguire quelle di Trapani (116), Agrigento (88 casi ma +51,7%), Siracusa (86), Ragusa (69), Caltanissetta (67), Enna (25).
"Il fenomeno - rileva l'osservatorio Crif - si realizza mediante furto di identità ed il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l'intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene".
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