Regione, c'è il progetto del Centro direzionale: 425 milioni

Regione, c’è il progetto del Centro direzionale: 425 milioni

Commenti

    Questo progetto lo aveva programmato l’ex Presidente Provenzano, individuando il luogo nell’attuale parco Uditore che era di proprietà della Regione Siciliana.
    Il sindaco di all’ora che era sempre ollanno ha bloccato il progetto in quanto in questa opera maestosa poteva esserci infiltrazione mafiosa. Se ne fece niente

    Bene il Centro Direzionale a Palermo !!!! Sbagliato la zona e il progetto ORRENDO, ma questo progetto non mi piace tipo scatole una messa sull’altra….bah e’ davvero ORRENDO , si doveva fare una cosa simile a quello di Milano Napoli Torino Roma

    Un regalo da 2,5 milioni di euro e una notiziona da mettere in prima pagina per il Nullo.
    Per il resto non sarà mai realizzato un pò come gli attraversamenti in quota della circonvallazione!

    GIUSTO UN CENTRO DIREZIONALE A PALERMO, ma questo che vedo in foto, lo trovo antiestetico .

    a Palermo ci sono allìasta e in vendita decine di alberghi, prima si sono venduti tutti gli uffici regionali, subito dopo l ihanno affitatti a cifre enormi, adesso non so forse li hanno ricomprati con i sondi del fondo pensioni dei dipendenti regionali (almeno la prima parte del costo), adesso il progetto del Centro Direzionale, mi chiedo ma chi si credono di essere questi al governo siciliano, qui in sicilia siamo alla canna del gas e loro si permettono disprecare montagne di soldi alla faccia della povertà e delle persone, DIMETTETEVI tutti ma proprio tutti e non tornate a fare politica, spendere i soldi degli altri è facile, fare delle scelte oculate non è una vostra prerogativa.

    Esattamente!!!
    Quella vendita per poi pagare canoni spropositati (governo Cuffaro) ha già fatto sprecare un pozzo di soldi.
    E ora, che andiamo verso l’era dello smart working definitivo…spendiamo mezzo miliardo di euro per cattedrali che rimarranno semi vuote, lasciando vuoti gli attuali edifici.

    Prepariamoci all’ennesimo spreco di denaro pubblico, che finirà, inesorabilmente, distribuito tra società di consulenza, studi di fattibilita’, commissioni, faccendieri…..e non verrà posato neanche un mattone!

    I tre palazzi vuoti da 11 piani sequestrati a 700 metri di distanza NON ANDAVANO BENE??????

    ma di quali edifici parli? voglio capire…

    Che strano: presidente di gara francese aggiudicatario francese. Oltre al fatto che é un progetto già vecchio e irrealizzabile in quella zona, nessuno dice nulla.

    siamo in mano a una puoco di PALLONI GONFIATI!

    E’ uno sketch di scherzi a parte, con cric e croc e la regia di manicu i ciascu?

    In via Pietro Nenni dietro l’ex papino ed il distributore Q8 di fronte l’assessorato attività produttive o sportello unico

    ecco un altro mega progetto. Altro suolo cementificato e tolto al verde e alla libera fruizione dei cittadini.
    Certo, la Sicilia non è un modello di trasparenza ed efficienza dei lavori pubblici.
    Ovviamente nessuno ricorda le esperienze di Bari, Torino, Milano …

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Ma veramente il senatore e il garante comunale o regionale dovevano svolgere un ruolo di garanzia e controllo in precedenza non intervenire a cose fatte. Tutto ciò evidenzia che non servono poi tanto i carcerati ,i carcerieri se la cantano e se la suonano da soli ,salvo poi intervenire a cose fatte . E i vertici regionali delle carceri ????? Buuu non pervenuti!!

E' sconcertante come Salvini, che tra parentesi prima era contrario al ponte, adesso si ostini a esserne paladino e costringendo il governo a continuare un immane sperpero di fondi pubblici, soldi dei contribuenti, per un opera dal fortissimo impatto ambientale, in un area a altissimo rischio sismico, sede di faglia, e sicuramente no n prioritario rispetto alle tante criticità del sud e della Sicilia in particolare. Un opera tra l'altro la cui fattibilità è un grosso punto interrogativo, confutata da stuoli di esperti del settore dell'ingegneria dei ponti. No al ponte, si alle cose che davvero servono.

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