In pieno periodo di crisi la Sicilia registra un aumento delle imprese. Questo quanto emerge dalle elaborazioni sul registro delle imprese effettuate da Unioncamere Sicilia, che mostra come nei primi undici mesi dell’anno, in Sicilia le imprese siano cresciute di 842 unità, con 24 mila 253 aperture a fronte delle 23 mila 411 chiusure.
Prima della classe è risultata Catania, con un saldo positivo di 703 imprese, che ha visto 5.855 aperture e 5.152 chiusure. Subito dietro Palermo con un saldo di 697 derivante da 4.963 aperture e 4.266 chiusure. Unica eccezione, tra le note positive, è stata Trapani con 671 unità in meno, frutto delle 3.013 cessazioni a fronte 2.366 aperture.
“Il bilancio complessivo della regione è positivo”, ha commentato il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace. “Ciò dimostra- ha continuato – che i siciliani sono riusciti a fare impresa nonostante il periodo di crisi. Non solo. La performance di questi ultimi mesi dell’anno continua ad essere in crescita e questo fa ben sperare per le sorti dell’economia regionale nel 2010. La fine del tunnel è vicina”.
Nonostante le note positive la crisi ha colpito alcuni settori, come è avvenuto per la forma più semplice rappresentata dalle ditte individuali. Questa forma giuridica ha perso per strada 2.925 imprese (-0,91%). Anche le società di persone hanno registrato un lieve calo dello 0,13% (il saldo tra aperture e chiusure è di -73 imprese). Il settore più colpito però è stato quello agricolo.“Dai dati Infocamere – spiega Alessandro Alfano, segretario generale di Unioncamere Sicilia – risulta che il settore che ha risentito di più della crisi è stato quello agricolo che ha perso complessivamente oltre
quattromila imprese”. Positivi invece i dati per altre attività: “In base all’analisi della demografia delle imprese ha continuato Alfano – emerge che hanno tenuto meglio le attività alberghiere, immobiliari e di informatica”.
Rosee, quindi, le previsioni per il futuro: “Le previsioni sono positive: sembra che il peggio sia passato– ha affermato il segretario generale di Unioncamere Sicilia – Il 2009 è stato un anno duro per l’economia di tutto il paese. La Sicilia ha
saputo reagire mettendo in piedi nuove imprese”.
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