CATANIA – I numeri arridono alle “Celebrazioni Belliniane” promosse da Regione Siciliana -Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo, che hanno fatto confluire nel medesimo progetto due eccellenze, la 3ª edizione del Bellini International Context e la 65ª Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale. Manifestazioni dalle radici eterogenee sono state gestite da un’unica cabina di regia che ha fatto registrare su entrambi i fronti il record di spettatori rispetto al passato, secondo una nota che traccia un bilancio.
Quarantacinque serate ‘piene’
Oltre 45 serate – tutte sold out tranne un paio che hanno mancato per poco l’en plein – per un totale di oltre 40.000 presenze tra residenti e turisti, attratti da appuntamenti programmati in siti monumentali e animati da protagonisti di valore: questo il bilancio di un traguardo ambizioso, sviluppato e raggiunto dal Dipartimento del Turismo attraverso il comune denominatore della grande Musica.
Schifani: “Offerta di alto livello”
“Il successo di pubblico e di critica ottenuto dalla nuova edizione del Bellini International Context e dalla Settimana di Musica Sacra di Monreale confermano, se ce ne fosse bisogno, l’importanza per percorso avviato dal nostro governo, puntando su un’offerta artistica di alto livello – sottolinea il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – Valorizzare uno dei più famosi compositori classici, vanto per la nostra Isola e ambasciatore dell’identità siciliana nel mondo, arricchire la proposta culturale collegando due prestigiose rassegne musicali e promuovere la collaborazione fra enti e istituzioni si sono rivelate scelte vincenti per la promozione e lo sviluppo della Sicilia”.
Soddisfazione è stata espressa dall‘assessore regionale al Turismo Elvira Amata: “Siamo fieri di avere raggiunto e superato gli obiettivi prefissati per le ‘Celebrazioni Belliniane’, avendo accomunato nell’ambito della stessa progettualità due rassegne, fra le più rilevanti nel panorama non solo italiano: il Bellini International Context e la Settimana di Musica Sacra di Monreale. Creando una continuità ideale fra questi due poli, abbiamo tracciato la scia di una vettorialità che ha unito la Sicilia Orientale a quella Occidentale”.