Center Gross chiude i battenti | a Licata, Sciacca e Mazara - Live Sicilia

Center Gross chiude i battenti | a Licata, Sciacca e Mazara

È un fuoco di fila quello che sta colpendo i dipendenti di Center Gross Sicilia, la società che gestisce numerosi reparti di elettronica ed elettrodomestici (ex Euronics). Dopo aver abbassato le saracinesche del punto vendita interno al Centro Olimpo e aver annunciato il trasferimento di alcuni dipendenti del Centro Leoni di Palermo, adesso la doccia fredda è arrivata per i lavoratori di Licata, Sciacca e Mazara del Vallo.

LA VERTENZA
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PALERMO – È un fuoco di fila quello che sta colpendo i dipendenti di Center Gross Sicilia, la società che gestisce numerosi reparti di elettronica ed elettrodomestici (ex Euronics). Dopo aver abbassato le saracinesche del punto vendita interno al Centro Olimpo e aver annunciato il trasferimento di alcuni dipendenti del Centro Leoni di Palermo, adesso la doccia fredda è arrivata per i lavoratori di Licata, Sciacca e Mazara del Vallo.

A comunicarlo, con una nota, è la Fisascat Cisl regionale che scrive: “Facendo seguito ai trasferimenti dei dipendenti Center Gross del territorio palermitano sui punti vendita delle altre provincie, apprendiamo con stupore della comunicazione del 12/10/2012 inviata dall’Azienda alle organizzazioni sindacali regionali e ricevuta per mezzo raccomandata in data odierna, nella quale si comunica il licenziamento collettivo per i dipendenti dei punti vendita di Licata, Sciacca e Mazara del Vallo”.

“Ancora una volta – afferma Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Cisl – registriamo un insensato comportamento aziendale che, avendo disatteso tutte le comunicazioni pregresse e le richieste di incontro, fa pensare che i trasferimenti siano stati pensati ad hoc e senza alcuna casualità. Non si ritiene, infatti, possibile che la chiusura di 3 punti vendita sia stata decisa dall’oggi al domani”. È per questo che, secondo il sindacato, i punti vendita oggetto di discussione “appaiono come un hospice nei quali sono stati fatti confluire, nel tempo, i lavoratori di Palermo nonostante questi negozi fossero già destinati alla chiusura aggravando, pertanto, una situazione già di per sé non rosea segnata – oltre che dalla mancata retribuzione degli stipendi di settembre, della quattordicesima mensilità e delle ferie e dei permessi non goduti – anche dal timore della perdita del proprio lavoro”. Ragion per cui, conclude la nota, “è inoltrata richiesta di incontro ritenendo improcrastinabile un confronto di merito volto a fare chiarezza sulla questione che, oggi più che mai, risulta essere strettamente connessa alla tutela e salvaguardia dei livelli occupazionali coinvolti”.


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