Centri dialisi: "Mobilitazione contro immobilismo del governo"

Centri dialisi: “Mobilitazione contro l’immobilismo del governo Schifani”

Per Adip, Ads, Ascea e Arcade “la situazione generale è diventata ingestibile"
l'annuncio
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PALERMO –  Le associazioni Adip, Ads, Ascea e Arcade, che rappresentano i Centri di dialisi convenzionati in Sicilia, annunciano la mobilitazione contro l’immobilismo e le intenzioni dell’assessorato regionale alla Salute su prestazioni e tariffe.

Centri dialisi, la mobilitazione

“Dalle continue dichiarazioni del governo sembra che il problema della sanità in Sicilia siano solo i laboratori di analisi che al contrario della dialisi non effettuano prestazioni salvavita – sottolineano le associazioni – e hanno anche la possibilità di attingere a prestazioni a pagamento. Abbiamo chiesto un incontro urgente al nuovo assessore Daniela Faraoni lo scorso 12 febbraio, ma ancora aspettiamo”.

Per Adip, Ads, Ascea e Arcade “la situazione generale è diventata ingestibile anche alla luce del fatto che molte Asp dal 1 gennaio di quest’anno, giorno di entrata in vigore del nuovo tariffario nazionale, stanno applicando decurtazioni in virtù di norme superate e scadute e in alcuni casi non stanno autorizzando l’emissione delle fatture in attesa di indicazioni regionali, oltre il danno la beffa”.

“Comparto in ginocchio”

“In questo modo si sta mettendo in ginocchio un intero comparto, quello della dialisi accreditata, che si ritrova mediamente il 25% in meno di introiti ogni mese e in alcuni casi il 100% – proseguono le associazioni – Si sottolinea come il vecchio nomenclatore in vigore dal 2024, fermo da 20 anni, fosse già molto sotto-remunerativo e il nuovo non ha assolutamente migliorato la situazione non avendo adeguato le tariffe secondo l’aumento esponenziale dei costi avvenuto negli ultimi 20 anni”.

“Di certo così non si può andare avanti – affermano le associazioni – e proprio su questo punto abbiamo dato mandato ai nostri legali per intervenire a brevissimo”.

La manifestazione

I Centri dialisi hanno anche deciso di abbandonare per protesta i lavori del Tavolo tecnico regionale per la nefrologia e la dialisi, comunicando formalmente la loro posizione in risposta alla convocazione prevista per fine mese, informando anche l’assessore Daniela Faraoni e il dirigente generale della pianificazione strategica Salvatore Iacolino.

Le associazioni stanno programmando una manifestazione di protesta per sensibilizzare le istituzioni nei confronti di un settore in estrema difficoltà col rischio di serie e gravi ripercussioni sui pazienti.

“Riteniamo inspiegabile – concludono – la decisione del governo Schifani di escludere i Centri di dialisi dall’aumento del 3,5% previsto a livello nazionale per tutti gli operatori del sistema sanitario convenzionato”.


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