PALERMO – Novanta milioni di euro in tre anni per restaurare palazzi storici come l’ex convento della Gancia o quello delle Carmelitane scalze, rifare i pavimenti storici di piazza Kalsa, Porta Reale, via Divisi, via Garibaldi e piazza del Parlamento, intervenire sullo Spasimo, sul Museo Riso o sull’ex Collegio del Giusino. Palermo si prepara a una nuova infornata di lavori pubblici grazie al Piano operativo cultura e turismo, messo a punto insieme ai tecnici del ministero dei Beni culturali e finanziato grazie ai fondi Cipe destinati a rafforzare in tutta Italia, e quindi anche nel capoluogo siciliano, l’offerta culturale e i sistemi di promozione turistica.
Palazzo delle Aquile da mesi è al lavoro su un programma molto ambizioso che coinvolge diverse realtà del centro storico di Palermo, redatto insieme alla Regione e all’Archivio di Stato e messo a punto qualche giorno fa con il capo di gabinetto del ministero e i suoi tecnici. Il finanziamento è diviso in due parti: 80 milioni di euro serviranno per riqualificare beni e spazi pubblici con 39 interventi, a cui aggiungere manutenzioni straordinarie e pavimentazioni di strade e piazze storiche; altri 10 milioni invece saranno spesi sul sistema dei musei e della cultura. Il prossimo appuntamento adesso è per metà luglio, quando il Comune dovrà integrare alcuni documenti e attendere così l’approvazione definitiva degli interventi.
“I nostri uffici, in sinergia con quelli della Regione – dice l’assessore alle Opere pubbliche Maria Prestigiacomo – hanno svolto un lavoro egregio individuando una serie di interventi grandi e piccoli che nel complesso rispondono appieno a quanto richiesto dal Cipe e che potranno in modo consistente contribuire ad accrescere l’interesse per la nostra città, oltre che l’offerta di servizi culturali legati alla fruizione di importanti spazi pubblici”. Per il sindaco Leoluca Orlando si tratta di “un piano di interventi di quella che io amo definire ‘l’edilizia che fa bene’. Un piano di messa in sicurezza e valorizzazione del nostro straordinario patrimonio artistico ed architettonico che avrà anche, già durante la sua attuazione, un’importante ricaduta sul tessuto economico e produttivo della città”. “Questo intervento che riguarda tutti e quattro gli antichi mandamenti si va a sommare ai 25 milioni del Pon Metro complementare e agli 80 dell’Agenda urbana – aggiunge l’assessore al Bilancio Roberto D’Agostino – alla quale lavoriamo in collaborazione con la Regione: in totale 200 milioni di risorse extracomunali che porteranno nuovi posti di lavoro in un momento di difficoltà economica”.
Andiamo al dettaglio dei progetti. Il programma prevede 5,8 milioni di euro per il restauro dell’antico monastero delle suore Carmelitane scalze a piazza Kalsa, detto “delle Artigianelle”; un milione e mezzo per il secondo stralcio del restauro dello Spasimo; 3,5 milioni per il collegio della Sapienza alla Magione e cinque milioni per il restauro dell’ex convento di Santa Maria degli Angeli, detto “Gancia”, sede dell’Archivio di Stato. Ben 12,5 milioni andranno al restauro dell’ex Collegio di San Rocco, sede della Facoltà di Scienze politiche, 5,04 per l’ampliamento degli spazi del Museo Riso e l’adeguamento agli standard europei ma anche 960 mila euro per il completamento della scala ovale del museo.
Poi ci sono le infrastrutture urbane: tre milioni per le pavimentazioni di piazza Kalsa, via Cervello e piazzetta Porta Reale; 300 mila euro per il guardino sul bastione dello Spasimo; 1,9 milioni per le pavimentazioni di via Santa Teresa, via dello Spasimo e piazza Vittoria allo Spasimo; 2,1 milioni per le pavimentazioni di via Butera e piazza del Cavalluccio marino e 250 mila euro per via Castrofilippo; un milione per la pavimentazione di piazza dello Spasimo e 600 mila euro per gli spazi a verde delle mura di Santa Teresa. E ancora 5,8 milioni per la manutenzione straordinaria delle pavimentazioni di piazza Marina (1,35 milioni), via Paternostro (800 mila euro), via Lungarini (55 mila), piazza Rivoluzione (50 mila), via Garibaldi (2 milioni), via Divisi (60 mila euro). Altri 3,5 milioni serviranno per il restauro di Palazzo Marchesi, 630 mila euro per il rifacimento di piazzetta Brunaccini, 360 mila per piazza dei Santi 40 martiri e 1,2 milioni per piazza Casa Professa.
Rifare il pavimento di piazza del Parlamento costerà quattro milioni, mentre per via del Bastione e piazza della Pinta ne basteranno 1,3, per Porta Montalto 1,7, per piazza San Giovanni Decollato e via Biscottai 1,65 e 900 mila euro per via Albergheria. L’ex convento di San Basilio sarà rimesso a nuovo con 5,2 milioni per diventare la Casa delle Culture, 2,2 milioni verranno usati per completare il restauro di Palazzo Gulì, un milione per i pavimenti di via Bandiera, piazzetta San Basilio e via Trabia, 900 mila euro per via San Antonino, piazzetta Parlatorio, vicolo e piazzetta delle Vergini e salita Castellana. Un milione servirà per completare i locali comunali tra via Maqueda, discesa dei Giovenchi, discesa delle Capre e via Sant’Agostino; 1,5 milioni per la manutenzione straordinaria di piazza Sant’Onofrio; 310 mila euro per piazza Sett’angeli; mezzo milione per via Sant’Agostino; 900 mila euro per via Beati Paoli, piazzetta Sant’Agata alla Guilla e piazza Sant’Isidoro alla Guilla; due milioni per via Papireto e piazza Peranni (Mercato delle pulci).
Infine, come detto, ci sono 10 milioni per percorsi “immateriali”: 6,5 per il sostegno alle imprese dei servizi culturali e dell’industria creativa; un milione per i percorsi didattici “Gioca Museo” con animazioni e realtà aumentata per il web; 1,5 milioni per una mostra itinerante sulla Magna Grecia e 520 mila euro per il Museo City, ossia il sistema museale integrato del centro storico.