PALERMO – Auto e moto che transitano indisturbate tra i passanti in una zona che dovrebbe essere appannaggio esclusivo dei pedoni. L’area pedonale di piazza San Domenico, a Palermo, è ripetutamente attraversata dai mezzi a due e quattro ruote. Un problema che i residenti del centro storico conoscono bene e che attende da mesi una soluzione senza tuttavia riceverla. Basta sedersi qualche minuto in una delle panchine situate di fronte l’omonima chiesa per rendersi conto che non si tratta di casi isolati. C’è anche chi si dà appuntamento in auto al centro della piazza, sotto la più recente colonna dell’Immacolata, progettata da Tommaso Maria Napoli e costruita da Giovanni Amico circa 300 anni fa, quando le automobili non erano nemmeno concepibili nell’immaginario collettivo.
I dissuasori stradali
Per chi passeggia da quelle parti non c’è pace. I dissuasori stradali ci sono ma sono mobili e, quando non vengono utilizzati impropriamente come zavorre anti-vento per i gazebo circostanti, sono posizionati in modo da non impedire il passaggio dei mezzi. Il risultato? I veicoli sfrecciano tra i pedoni come se nulla fosse. Non sono servite a niente le segnalazioni, le denunce, gli esposti dei cittadini e le sporadiche multe dei vigili urbani. I trasgressori non ne vengono scoraggiati e proseguono serenamente per la loro strada. Una cattiva abitudine che cozza fragorosamente con l’obiettivo principale delle aree pedonali che è quello di migliorare la sicurezza e la qualità della vita dei pedoni, creando spazi urbani più accoglienti, accessibili e vivibili.
Le testimonianze
“È una vergogna che a piazza San Domenico, in piena area pedonale, ci sia un flusso ininterrotto di automobili e scooter quando, in via Maqueda – dice Giacomo Bellomare, residente della zona – si assiste ad un controllo serrato di chi viaggia in bici e monopattino”. “Veder scorrazzare i mezzi tra bambini che giocano, turisti e passanti – aggiunge l’uomo – è davvero imbarazzante per noi residenti. Vorremmo che la piazza fosse attenzionata costantemente dalle forze dell’ordine e non solo ogni tanto, dopo numerosissime segnalazioni”. Anche il “comitato per la mobilità dolce” è sul piede di guerra. “Il Comune di Palermo piuttosto che privilegiare la mobilità ecologica, con il pretesto della tutela della sicurezza dei pedoni, punisce l’unica categoria che non inquina”, evidenzia l’avvocato Riccardo Vinciguerra, rappresentante legale del comitato. “La polizia municipale che, a pochi passi, multa le biciclette, infatti, fa poco o nulla contro le auto e gli altri mezzi motorizzati che puntualmente violano le aree pedonali e che pretendono di circolare pur mettendo a rischio i pedoni”.