Centrodestra, la nomina di Aricò spacca la maggioranza - Live Sicilia

Centrodestra, la nomina di Aricò spacca la maggioranza

Minardo, Miccichè, Di Mauro e Dell'Utri attaccano Musumeci: "Un uomo solo al comando".
LA POLEMICA
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PALERMO – La nomina di Aricò (neo assessore alla formazione professionale) segna un punto di non ritorno nella maggioranza di Nello Musumeci. La previsione non era difficile da azzeccare e i malumori degli alleati alla fine sono venuti a galla in maniera prorompente. 

La nota congiunta del segretario regionale di Prima L’Italia, Nino Minardo, dei coordinatori regionali di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, e Noi con l’Italia Massimo Dell’Utri e dell’autonomista Roberto Di Mauro non lascia adito a dubbi. “La nomina di Alessandro Aricó – persona rispettabilissima – ad assessore alla formazione alla vigilia delle elezioni Amministrative non è solo inopportuna da un punto di vista politico ma conferma, qualora ve ne fosse bisogno, la deriva presa da Musumeci che sceglie ancora una volta il modello dell’uomo solo al comando piuttosto che il dialogo con chi lo ha eletto e sostenuto”. 

Parole come pietra che segnano una distanza ormai siderale tra il presidente della Regione e parte della sua maggioranza: il finale prevedibile di un copione già scritto. 

Toni che lasciano presagire che i giorni immediatamente successivi al voto delle amministrative non saranno semplici e che la partita per le regionali sarà senza esclusione di colpi. Nel frattempo dal quartiere generale di Diventerà Bellissima si para il colpo e si corre ai ripari. “Lagalla non era in giunta in quota partito, ma per l’impegno personale di Musumeci nei confronti del professore che aveva fatto un passo indietro sulla propria candidatura”, spiegano i vertici del Movimento. 

“Del resto, non si sarebbe spiegata la sproporzione di rappresentanza dei gruppi in cui Lagalla ha militato”, commentano rimandando le accuse al mittente. Ma raccogliendo un po’ di pareri off record, si capisce subito la portata dello schiaffo percepito dai partiti alleati. “L’ennesima prova di forza muscolare che vorrebbero farci subire, pensano che alle regionali ci tureremo il naso e avalleremo il bis: si sbagliano”, dice qualcuno. Insomma, ne vedremo delle belle. 

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