PALERMO – Il centrodestra cambia pelle: la Lega spariglia le carte. Una federazione per ridisegnare la casa del centrodestra italiano a partire dalla Sicilia. Un’idea lanciata da Matteo Salvini ieri in occasione del comitato federale della Lega. Un progetto di ampio respiro che parte dalla lista “Prima l’Italia” dovrebbe esordire alle elezioni siciliane. L’ambizione è di aggregare pezzi del mondo centrista. Autonomisti e non solo. Il risultato da centrare nel lungo periodo? Un centrodestra a trazione moderata.
E qui più di un leghista gongola. Soprattutto in Sicilia Orientale. Da un lato il segretario Minardo che una volta eletto aveva lanciato il modello della Lega “Lombardo”, dall’altro il deputato Luca Sammartino che in occasione della visita di Salvini a Palermo si era fatto promotore della richiesta di accelerare il percorso federativo in vista del voto.
In realtà sin dal suo ingresso nella Lega (in tempi non sospetti), Sammartino rispondeva a chi considerava la scelta una mossa avventata, rispondeva di avere pazienza. E adesso arriva la certezza: la Lega si candida a guidare il centrodestra e svolta al centro. E lancia un guanto di sfida a Giorgia Meloni nella guerra per la leadership e l’ambizione di fare un passo in più.
“Una scelta intelligente, generosa e coraggiosa da parte di Matteo Salvini. Così si rafforza l’alleanza e aumenteranno i consensi per la coalizione”, commenta il coordinatore azzurro Gianfranco Miccichè. “Apprezziamo l’idea di Matteo Salvini, Prima l’Italia, una proposta che può valorizzare, mediante una sintesi, le idee da proporre alle prossime elezioni a Palermo e in Sicilia. Siamo pronti a fare la nostra parte certi che, in questo percorso, ci sarà una condivisione totale di tutte le scelte”, ha detto Lorenzo Cesa. Insomma, si corrobora l’idea che da qui si avvii il percorso per la creazione di una sorta di Pdl 2.0.
E Fratelli d’Italia, al netto delle percentuali in crescita, risulta sempre più isolata resta alla finestra in attesa di fare la prossima mossa sullo scacchiere.